Terzo viaggio in Ucraina per i rappresentanti della Misericordia
Obiettivo «mettersi nuovamente a disposizione come movimento nazionale della Misericordia e collaborare per aiutarli».
Terzo viaggio in Ucraina per i rappresentanti della Misericordia di Arese.
Terzo viaggio in Ucraina per i rappresentanti della Misericordia
E' la terza volta che Elio Di Leo, con la Misericordia di Arese ,va in Ucraina da quando è scoppiata la guerra.
Questa volta il viaggio si è svolto dal 19 al 23 luglio ed è stato diverso dai precedenti. Non potendo volare in Ucraina, sono entrati dal confine con la Polonia e poi hanno viaggiato in treno di notte per circa 770 chilometri.
Nelle altre due missioni la Misericordia di Arese aveva portato in Italia oltre 40 bambini di un orfanotrofio. In quel momento non erano al sicuro quindi sono stati ospitati per alcuni mesi finché non sono potuti tornare nel loro paese. Un gesto che è stato apprezzato dalle Istituzioni ucraine che, in questa terza missione, hanno voluto confrontarsi e parlare con i nostri «eroi».
Elio Di Leo, in rappresentanza come consigliere per le emergenze del presidente nazionale Domenico Giani, che è stato per diversi anni comandanti della Gendarmeria Vaticana, ha potuto tessere rapporti internazionali.
«Nei cinque giorni di missione abbiamo incontrato diverse istituzioni: dal governatore della regione di Leopoli all'ambasciatore italiano a Kiev – ha spiegato – Diversi poi gli incontri con il Ministero della Salute e con le Istituzioni che si occupano di Emergenza Sanitaria. Ma l'incontro più importante è stato con il vice primo ministro Iryna Vereščuk».
Obiettivo «mettersi nuovamente a disposizione come movimento nazionale della Misericordia e collaborare per aiutarli».
«Non potevamo andare via senza prima andare a Buča – spiega commosso Di Leo – Li abbiamo portato un momento di cordoglio».