Taglio del bosco, prevenzione incendi e alluvioni: Protezione civile in azione
Un vero test a sorpresa per le donne e gli uomini della Protezione Civile, chiamati a rispondere ad una domanda chiave
Maxi esercitazione domenica 19 marzo per la Protezione Civile in tutta l'area della Città metropolitana di Milano: coinvolta anche Busto Garolfo.
Maxi esercitazione della Protezione Civile in tutta l'area metropolitana
“Attenzione! Questa è un’esercitazione!”. L’allerta della Città metropolitana di Milano è scattata, a sorpresa, nella serata di sabato 18, mettendo in moto la macchina organizzativa del CCV-MI e degli ETS (Enti di terzo settore) dell’area metropolitana. Una macchina imponente: oltre 300 volontari mobilitati, insieme a 118 e Vigili del Fuoco, per affrontare lo scenario pensato per la prima grande maxi esercitazione post Covid: una forte perturbazione e raffiche di vento a più di 100 km/h, come segnalato dall’Allerta meteo Regionale, hanno portato all’abbattimento di numerosi arbusti, in diverse zone della Città metropolitana di Milano, all’allagamento di due aree adiacenti ed alla scomparsa di una persona. A coordinare le operazioni, suddivise in 11 cantieri sparsi sul territorio metropolitano, la sala operativa all’Idroscalo.
Un vero test a sorpresa per le donne e gli uomini della Protezione Civile, chiamati a rispondere ad una domanda chiave: cosa succederebbe nell’area metropolitana se si dovesse verificare una vera e improvvisa emergenza? Come reagirebbe la macchina della Protezione Civile e con quale tempistica? Ed ecco la chance, domenica 19 marzo, di mettersi alla prova, di capire sul campo potenzialità e criticità, di fare formazione e di testare anche la sinergia tra istituzione, la Città metropolitana di Milano, appunto, e il mondo del volontariato.
Il commento di Sara Bettinelli
“Si tratta della prima grande esercitazione su larga scala dopo la pandemia – spiega soddisfatta la consigliera delegata alla Protezione Civile della Città metropolitana di Milano, Sara Bettinelli – Un’occasione unica per mettersi alla prova a 360°: da un lato la reattività e l’operatività dei volontari e dell’intera macchina organizzativa, in termini di numeri, tempistiche e azione sul territorio, dall’altro la sinergia tra la Città metropolitana di Milano e il terzo settore. Un’esercitazione, quella di oggi, davvero importante sia perché ha coinvolto tutti gli ETS e l’intero territorio metropolitano, sia per l’effetto sorpresa: solo i vertici erano a conoscenza dell’iniziativa. Ringrazio quindi tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso possibile questa giornata positiva per comprendere lo stato dell’arte, migliorare dove possibile e formare i nostri volontari”.
Una progettazione minuziosa di un multi-test strategico per il CCV-MI, come ribadisce il suo presidente, Dario Pasini: “Dopo l’allerta e la mobilitazione degli ETS, primo test sulla reattività e la partecipazione effettiva, i volontari si sono messi alla prova in diverse attività strategiche – ha precisato – Qui si inquadra l’attività esercitativa, di formazione sull’uso degli strumenti e sulla sicurezza. Era fondamentale, ad esempio, usare correttamente i dispositivi di protezione individuale. E’ stato un test per tutti: ogni gruppo ha capito le sue potenzialità di intervento-reazione, ma anche la sala operativa e tutta la catena di comando hanno potuto comprendere potenzialità e criticità, in quello che è un gioco di squadra”.
Le aree coinvolte
Ben 11 cantieri suddivisi nel territorio metropolitano: Cusano Milanino, Busto Garolfo, Lacchiarella e Locate Triulzi, infine Trezzo sull’Adda e Vaprio d’Adda, quest’ultimo con l’attivazione della ricerca, oltre a Peschiera Borromeo (zona Idroscalo). Sono state individuate aree residuali particolarmente prive di manutenzione in cui l’abbattimento degli arbusti ha provocato l’ostruzione di diverse strade sia comunali che provinciali.
Le attività
Taglio, esbosco e decespugliazione: uso della motosega, prevenzione incendi con la pulizia da rovi e rami. Criticità idrogeologica: realizzazione di una catena di motopompe per trasportare il maggior numero di metri cubi di acqua tra due punti. Ricerca persona scomparsa (RPS): simulazione con il supporto dei VVF di Milano e con squadre cinofile. Le squadre sono state individuate ed organizzate in base alle specialità dei volontari. La giornata si è conclusa con un debriefing all’Idroscalo.