Tacconi operato per 5 ore: «Ora sta meglio»
La moglie Laura è fiduciosa “ E’ in reparto e ha fatto i primi esercizi di fisioterapia”
Stefano Tacconi è una forza della natura, non si ferma davanti a nulla. Queste le parole del figlio Andrea quando ha annunciato che il campione di Juventus e Nazionale avrebbe dovuto essere sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico.
In sala operatoria a Torino
L’ex portiere, 67 anni, ha avuto un’ischemia con emorragia cerebrale nell’aprile del 2022, che l’ha costretto a cure d’emergenza e a un lento periodo di recupero. Negli ultimi giorni, però, l’ansia è tornata, stavolta per una patologia differente e che non può essere ricondotta alla sua precedente condizione. Tacconi, la scorsa settimana, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico durate cinque ore : si è trattata di una delicata operazione all’ospedale Molinette di Torino, che è andato a buon fine. Motivo del suo nuovo ricovero un grave quadro di ischemia arteriosa dell’arto inferiore destro.
Dopo l’operazione è stato ricoverato in rianimazione, ma per fortuna tutto è andato per il meglio e nelle ore successive è stato trasferito in reparto dove continuerà la sua degenza. I medici dell’ospedale torinese hanno fatto sapere che si è trattato di «Un delicato intervento innovativo di circa cinque ore che ha comportato una ricanalizzazione endovascolare estrema aorto iliaca e ricostruzione chirurgica della arteria femorale. L’intervento é tecnicamente riuscito con attuale buon esito clinico». Una comunità molto vicina al campione è quella di Cusago, dove la famiglia Tacconi ha vissuto per diversi decenni. Il campione ha lasciato un ricordo indelebile ricambiato dall’affetto dei cusaghesi che non lo hanno mai dimenticato e tifano per lui.
Cusago in apprensione. La moglie Laura ringrazia il paese per l’affetto
«L’intervento è andato bene ci ha detto il professore che lo ha operato – ci ha confermato la moglie Laura Speranza dalle corsie dell’ospedale di Torino dove è ricoverato il marito - Stefano non era molto propenso di tornare sotto i ferri, ma dopo meticolosi controlli si è convinto. E’ stata un’operazione complicata e lunga. I medici ci hanno detto che questo problema non è connesso con l’ischemia del 2022, ma era necessario procedere per evitare complicanze. Adesso lui è tranquillo è stato trasferito in reparto, dovrà fare tutti i controlli prima di essere dimesso e tornare a fare fisioterapia. Proprio oggi, martedì, gli hanno fatto fare i primi movimenti e le reazioni sono positive. Siamo venuti a Torino perché è l’ospedale legato all’equipe che gli ha salvato vita. I nostri concittadini di Cusago in questi anni ci sono sempre stati vicini. Cusago per noi è come una grande famiglia, ci siamo rimasti per quasi 30 anni, li sono cresciuti i nostri 4 figli, le scuole, le attività sportive, un piccolo paese a misura d’uomo che ci manca molto. Ci siamo trasferiti da poco per permettere a Stefano un recupero completo, in una casa senza barriere e vicino alle strutture sanitarie che lo seguono, una scelta dettata dalla situazione. Voglio ringraziare tutti i cusaghesi per l’affetto che ci dimostrano ogni giorno, sono nel nostro cuore »