Superstrada: la palla passa al Tar del Lazio, Boffalora ci spera ancora
Il Tar della Lombardia, chiamato ad esprimersi sul ricorso presentato da Boffalora per la variante di Pontenuovo, ha rimandato il giudizio al Tar del Lazio
Situazione ancora in stallo a Boffalora per la superstrada Vigevano-Malpensa.
Superstrada: la palla passa al Tar del Lazio, Boffalora ci spera ancora
Il Tar della Lombardia ha di recente deciso di non pronunciarsi in merito al ricorso presentato in estate dal Comune, adducendo come motivazione l’incompetenza territoriale del tribunale regionale sull’infrastruttura in questione.
Infrastruttura che secondo i giudici lombardi «non può ritenersi di interesse meramente locale», in quanto va a coinvolgere risorse umane ed economiche in un ambito sovraregionale rientrando in un’area di intervento «di preminente interesse nazionale». La palla è dunque rimandata ai colleghi del Tar del Lazio, a cui spetterà il compito di emettere una sentenza definitiva che in molti si augurano possa giungere in breve tempo.
Sì perché nel frattempo si avvicina sempre di più la data del 27 febbraio, vale a dire il termine per la presentazione delle domande della gara d’appalto relativa alla tratta C dell’opera, quella che andrà da Abbiategrasso al ponte sul Ticino di Vigevano. Il rischio insomma è di prolungare ulteriormente un’agonia che, nel caso della superstrada, dura da quasi trent’anni.
Le parole del sindaco Doniselli
Sul passaggio di competenze dal tribunale lombardo a quello laziale si è espresso in questi giorni il sindaco di Boffalora Sabina Doniselli, che precisa come «non vi sia dubbio che il Tar della Lombardia, contrariamente al passato, abbia ritenuto di spogliarsi della competenza a decidere su ricorsi riguardanti il territorio di competenza, ritenendo opportuno che se ne occupi il Tar centrale».
«Abbiamo dato il compito al legale del comune che ci segue su questo ricorso – prosegue – di procedere alla riassunzione del giudizio in questione che dovrà avvenire entro il termine di 30 giorni dal ricevimento dell’ordinanza di cui trattasi».
La partita resta aperta dunque, non solo per Boffalora ma per tutti gli altri enti che hanno presentato ricorso: tra essi i comuni di Albairate e Cassinetta di Lugagnano, oltre a Città Metropolitana di Milano e ai Comitati No Tangenziale.
Va in ogni caso ricordato che il ricorso di Boffalora non riguarda l’intera superstrada (sulla quale l’amministrazione Doniselli resta favorevole) ma soltanto la cosiddetta variante di Pontenuovo, che stando al progetto attualmente in vigore andrà a far defluire il traffico su via Magenta aggirando così l’ex statale 11 nel tratto in cui attraversa l’omonima frazione.
Una soluzione, questa, da sempre rifiutata dall’amministrazione boffalorese, che nel corso degli anni ha a più riprese chiesto, se non lo stralcio completo, quantomeno la revisione della variante; ogni volta trovando però sempre la porta chiusa sia da parte di Anas che dalla vicina Magenta, con cui condivide il territorio di Pontenuovo. Di fronte a questi ostacoli l’unica – restando in tema – strada percorribile per Boffalora continua a rimanere quella dei ricorsi.