La protesta

Studenti in sciopero all'Istituto superiore Marcora di Inveruno

«Bagni rotti, infiltrazioni d'acqua, muffa, termosifoni non funzionanti, mancanza di professori. Una situazione che si protrae da tempo»

Studenti in sciopero all'Istituto superiore Marcora di Inveruno
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Sciopero degli studenti stamattina, martedì 29 ottobre, all’istituto di istruzione superiore Marcora di Inveruno. Un gruppo di ragazzi, l’equivalente di circa tre o quattro classi, ha deciso di boicottare le lezioni in segno di protesta contro varie situazioni non funzionanti nella scuola.

I problemi strutturali

«Da diversi anni molte aule qui sono messe male, ieri nella nostra classe è caduto un pezzo di soffitto e c’è sempre un forte odore di muffa, tanto che dobbiamo tenere aperte le finestre, ma comincia a fare freddo. L’anno scorso eravamo in un’aula inagibile, poi ci hanno spostato in un’altra che era ancora peggio, ci pioveva dentro – raccontano Angela Co e Lucilla, studentesse della classe 3ETSP, anche a nome dei loro compagni di classe radunati per il sit-in – Al piano di sopra i caloriferi non vanno. I bagni hanno le porte rotte. La palestra è freddissima e i bagni sono inagibili. Intanto però stanno ristrutturando la segreteria e hanno speso soldi per degli armadietti che sono chiusi a chiave e nessuno sta usando. Inoltre mancano ancora diversi professori».

La mancanza di alcuni insegnanti

A rincarare la dose ci pensano altri studenti. «I bagni sono rotti, quelli dei maschi sono senza porte e di quelli delle femmine solo uno è agibile. Nelle classi ci sono pezzi di soffitto che crollano, ci sono infiltrazioni d’acqua anche vicino ai fili della corrente, alcuni laboratori non sono agibili o hanno macchinari che non vanno. Ogni anno c’è sciopero, anche perché spesso i termosifoni non funzionano – racconta Laura della classe 1DGC – Ci sono anche diversi professori che ancora mancano e quindi abbiamo varie ore di supplenza in cui siamo qui a fare niente. C’è anche poca sicurezza, non si può lasciare roba incustodita nelle aule perché c’è il rischio di furti».

Nuove proteste in programma

Nel lamentare questa situazione che si protrae da tempo i ragazzi affermano: «Non è nemmeno colpa del preside, ci sono responsabilità di altri, fatto sta che in questa scuola è da tanti anni che è così e la situazione non migliora». Domani, mercoledì, ci saranno le elezioni dei rappresentanti di classe e di istituto «e poi ci coordineremo per fare uno sciopero tutti quanti assieme, non solo alcune classi come questa volta», annunciano.

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