le proteste dei giovani che frequentano il plesso

Studenti in protesta all'Ipsia Da Vinci per chiedere maggiore sicurezza a scuola

«Protestiamo per i problemi strutturali della scuola, ad esempio la mancanza di laboratori per svolgere le elaborazioni audio-video"

Studenti in protesta all'Ipsia Da Vinci per chiedere maggiore sicurezza a scuola
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Monta la polemica all’istituto superiore Luigi Einaudi di Magenta dove nella mattinata di oggi, giovedì 9 novembre, gli studenti si sono radunati davanti al distaccamento di via Novara, all’Ipsia Leonardo Da Vinci, per protestare nei confronti della gestione delle infrastrutture scolastiche.

Studenti dell'Ipsia di Magenta in protesta

Si è fatto portavoce degli studenti uno dei rappresentanti d’istituto, Andrea Parisi, dell’indirizzo di Servizi Culturali e dello Spettacolo (SCS):

«Protestiamo per i problemi strutturali della scuola, ad esempio la mancanza di laboratori per svolgere le elaborazioni audio-video, centrali per il nostro corso, ma anche il malfunzionamento delle caldaie. Sentiamo inoltre una disparità di atteggiamenti e di risorse impiegate nella gestione della sede centrale e dei corsi dislocati presso la sede di via Novara».

Protesta Ipsia Magenta
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Protesta Ipsia Magenta
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Protesta Ipsia Magenta
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La risposta della dirigente scolastica

A rispondere alla voce degli studenti è stata la Dirigente Scolastica dell’Istituto Einaudi Maria Grazia Pisoni, la quale ha spiegato:

«Tutto è partito dai caloriferi, che non hanno funzionato sabato in un ala e mercoledì nell’ala di ingresso, per una totalità di sei aule. Io ho tempestivamente segnalato sula piattaforma di Città Metropolitana la problematica. Di recente sono state cambiate le caldaie, e probabilmente c’è una necessità di equilibrio, oggi funziona tutto. A lamentarsi è in particolare l’indirizzo SCS – ha proseguito la dirigente – questo perchè è stato smantellato a settembre un laboratorio in attesa dell’arrivo di nuovi dispositivi ottenuti con i fondi del Pnrr, che permetteranno l’allestimento di un nuovo laboratorio».

A riguardo della disparità tra sede centrale e distaccamento lamentata dagli studenti, Pisoni ha risposto:

"Non esiste una disparità tra le due sedi, anzi ho implementato i laboratori della sede di Via Novara, togliendoli da quella centrale".

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