Manifestazione

Stazione inaccessibile ai disabili: “È ora di intervenire”

L'iniziativa Mappami, promossa da Italia viva e che ha visto la partecipazione dei sindaci di Vittuone e Arluno, ha riacceso i riflettori su un problema che persiste da anni: i 26 gradini che rendono di fatto impossibile l’accesso ai binari per persone con disabilità, anziani e famiglie con passeggini.

Stazione inaccessibile ai disabili: “È ora di intervenire”

Una stazione ferroviaria inaccessibile ai diversamente abili. È quella di Vittuone-Arluno, dove nel pomeriggio di ieri, sabato 6 dicembre, si sono riaccesi i riflettori su un problema che persiste da anni: i 26 gradini che rendono di fatto impossibile l’accesso ai binari per persone con disabilità, anziani e famiglie con passeggini.

La stazione di Vittuone-Arluno e i suoi 26 gradini

A riportare l’attenzione su una questione già denunciata in passato ma mai risolta è stato Mauro Foieni, presidente di Italia Viva per la zona di Bareggio, che ha portato a Vittuone l’iniziativa Mappami, un sopralluogo volto a documentare una situazione critica, tra scale non attrezzate, mancanza di percorsi tattili, segnaletica poco leggibile, informazioni difficili da reperire. All’iniziativa, cui seguirà una segnalazione agli enti competenti, erano presenti anche i sindaci di Vittuone, Laura Bonfadini, e di Arluno, Alfio Colombo, a testimonianza di una criticità che continua a pesare sulla quotidianità dei pendolari.

“O vieni sollevato di peso, o rinunci al viaggio”

Spiega Foieni:

“Guardando la stazione sembra che tutto sia normale, in realtà ci sono dei problemi che da fuori non si vedono, ma sono reali. Se usi una carrozzina non puoi accedere, perché non ci sono rampe o ascensori. E questo è un grosso problema, chi è disabile viene in qualche modo messo da parte. O vieni sollevato di peso, o rinunci al viaggio. Non ci sono infrastrutture adeguate, alcuni nostri concittadini non sono trattati come dovrebbero”.

Uno dei due binari è inoltre senza pensilina

Il sindaco Bonfadini segnala come l’assenza di Trenord e Fsi (Ferrovie dello Stato) sia in realtà cronica:

“Già in passato abbiamo dovuto provvedere come comune a rimpiazzare l’illuminazione, e c’è poi un problema di copertura: uno dei due binari infatti non è provvisto di pensilina”.

Lavori promessi da anni e mai effettuati

Entrambi i primi cittadini, Bonfadini e Colombo, hanno poi concluso leggendo il testo di una segnalazione che, anche loro, invieranno agli enti competenti per chiedere che i lavori promessi in passato, già nel 2018 e nel 2023, vengano finalmente effettuati.