Mattinata all’insegna della protesta per le guardie giurate dell’ospedale Fornaroli di Magenta, protagoniste nella giornata di lunedì di uno sciopero che aveva l’obiettivo di porre nuovamente sotto i riflettori le criticità rilevate dagli operatori sul fronte della sicurezza del nosocomio.
Sicurezza in ospedale, guardie giurate in sciopero
A incrociare le braccia sono stati gli appartenenti al sindacato Flai, rappresentati in questo caso dal segretario generale Andrea Orlando, che ha voluto denunciare la “latitanza della società di sicurezza che opera all’interno dell’ospedale”. Tale comportamento secondo il sindacato andrebbe ad aggiungersi alle altre problematiche già riscontrate da tempo all’interno dell’ospedale, su tutte la carenza di organico, come confermato anche dalla guardia giurata Luca Pellicani:
“In un recente comunicato stampa l’azienda sanitaria aveva dichiarato che avrebbero raddoppiato il servizio di vigilanza e installato 300 telecamere. Io volevo rimarcare che il servizio di vigilanza non è mai raddoppiato: c’è sempre solo una guarda in pronto soccorso e una sola in ospedale sulle 24 ore, quindi due guardie la mattina due al pomeriggio e due alla sera. Gestire dieci piani e 440mila metri quadri esterni con una guardia non è possibile. Oltretutto dovremmo essere sempre in due, non solo per aver un supporto nello svolgimento del turno ma anche un testimone oculare negli episodi più critici”.
Non meno carente, secondo Pellicani, anche la sicurezza esterna dell’edificio sito in via al donatore di sangue. Le dichiarazioni dell’operatore dipingerebbero infatti una struttura tutt’altro che impenetrabile ad avventori potenzialmente malintenzionati:
“Anche chiudendo i cancelli elettrici la gente o i senza fissa dimora scavalcano a fianco o passando dal parcheggio dei dipendenti. La cosa grave è che su dieci piani di ospedale non ci sono telecamere e in questi ultimi periodi sono state segnalate diverse persone che stazionano e dormono sulle scale per l’evacuazione”.