Il progetto

Si alza il sipario sul nuovo centro culturale

Presentato nel corso di un'assemblea pubblica il nuovo progetto per la costruzione della biblioteca di Arluno

Si alza il sipario sul nuovo centro culturale
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Era emozionata e quasi commossa l’assessore Nicoletta Rondina alla presentazione del progetto culturale più importante di Arluno degli ultimi anni. Il polo culturale e in particolare la biblioteca è stato messo a gara, a cui hanno risposto sedici aziende, e il progetto presentato in una serata dedicata martedì 7 maggio in sala consiliare.

Si alza il sipario sul nuovo centro culturale

Per il primo cittadino di Arluno Moreno Agolli il progetto della nuova biblioteca rappresenta «un’importante struttura che si lascia in eredità alla futura amministrazione e a tutti i cittadini arlunesi».

Il sindaco ha anche sottolineato come il progetto attuale, da 2,6 milioni, sia il risultato dell’interlocuzione con le minoranze che hanno «aiutato a migliorare il progetto riducendo l’utilizzo degli spazi e l’impatto sul giardino dell’asilo nido. Così che da oltre 4 milioni si è passati a meno di tre».

Il progetto e le tempistiche

L’opera dovrebbe vedere il suo compimento entro il 2027. Dettagli degni di nota sono la riduzione degli alberi da sacrificare, da 17 a 2, con un edificio costruito con i più moderni standard in materia di risparmio energetico con pannelli solari che produrranno il 70 per cento dell’energia necessaria alla struttura che verrà auto-prodotta. La biblioteca sarà costruita su due piani con spazi per bambini, adolescenti e adulti.

La nuova biblioteca, ha detto il primo cittadino di Arluno Agolli «è un obbiettivo delle nostre amministrazioni già dal 2004 con lo scopo principale che è quello della promozione della cultura. Già prima era stato fatto un concorso di idee con diversi progetti, poi accantonati per questioni finanziarie. Il principale problema è sempre stato rappresentato da mutui aperti, ora chiusi, che permettono maggiori libertà di manovra e in particolare di utilizzare l’avanzo di bilancio», cioè le somme che nel corso degli anni sono state incamerate ma non spese dal comune.

Poi l’annosa vicenda dei vigili e dell’ufficio tecnico da decenni ospitati dalla chiesa.

«L’intento è quello – sottolinea Agolli – di riportare tutti i servizi comunali in un unico luogo, la palazzina di via Villoresi».
La Polizia locale e l’ufficio tecnico si trovano in locali della Parrocchia in piazza Pozzobonelli e ogni anno il comune di Arluno deve spendere 30 mila euro di affitto proprio per la mancanza di spazi tra Piazza De Gasperi e la palazzina della biblioteca. Non a caso Agolli ha parlato di «centralità amministrativa che contempli una nuova struttura a scopo di promozione di attività culturali, aggregative e sociali».

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