Sguardi sul passato e il futuro di Legnano da parte del Rotary
Ripercorrendo il periodo del grande e florido sviluppo industriale fino alla sua crisi, toccando temi legati all’istruzione, alla politica locale e più in generale a società e costumi
La conviviale di Club svoltasi a Legnano, eccezionalmente di martedì, 12 novembre, ha raccolto una gradevole e giovanissima adesione sia da parte del Rotaract che dai ragazzi di PoliticsHub, movimento nato nel 2019 da giovanissimi frutto del desiderio di ridare valore all’idea di politica creando spazi di dialogo lontano da logiche partitiche.
Sguardi sul passato e il futuro di Legnano da parte del Rotary
Il Presidente Andrea ha aperto la serata dando il benvenuto ai soci, agli ospiti e all’illustre relatore della serata, il prof. Giorgio Vecchio intervenuto con la consorte Paola Pellegrini.
Al termine della cena il Presidente ha ceduto la parola alla socia Ornella Ferrario che ha introdotto il nostro relatore.
Laurea in Scienze Politiche all’Università Cattolica di Milano, docente universitario e ricercatore di Storia Contemporanea, presidente di vari comitati scientifici e grande conoscitore di storia locale nonché uno dei brillanti ex studenti del Liceo Scientifico legnanese.
Il Prof. Vecchio stasera interviene con un interessante spaccato di analisi sociale, storica, economica della città di Legnano in occasione del centenario della sua fondazione.
100 anni da riassumere in poco tempo è un’impresa impossibile, dice il prof. Vecchio, ma la sua sintetica e allo stesso tempo precisa analisi ha delineato un tracciato storico e sociale dei diversi ventenni, a partire dagli anni post bellici ‘20-’30, ’40-’50, fino ad arrivare ai primi anni del nuovo millennio.
Cos'è cambiato in questi 100 anni
Partendo dall’interrogativo Cosa è cambiato? Cosa potrà cambiare? Il nostro relatore parla di differenze ed entità uniche e esclusive che contraddistinguono Legnano dalle altre città limitrofe, costituitesi nel tempo e frutto di dinamiche che hanno tracciato la trasformazione di quello che era un borgo rurale divenuto città industriale ed ora città di notevole livello tecnologico.
Ripercorrendo il periodo del grande e florido sviluppo industriale fino alla sua crisi, toccando temi legati all’istruzione, alla politica locale e più in generale a società e costumi.
Legnano, che nel 1920 contava 29 mila abitanti e oggi ne vanta oltre 60mila, è città viva in cui sono presenti numerose le associazioni, (si veda il nostro Rotary!) non mancano i servizi ma sono sempre un po’ in arresto le infrastrutture, il volontariato in città è sempre attivo ma è divisa sul piano politico. Legnano che cambia e si evolve rispecchiando l’anima delle persone che la vivono, che ne marcano i tratti principali e la contraddistinguono rendendola unica.
I primi Cent’anni di una città viva e appassionata che conserva memoria e identità di un passato che torna nel presente e guarda al futuro.
Lo sguardo sulla realtà attuale
A un caloroso applauso di apprezzamento al prof Giorgio Vecchio da parte dei presenti, segue il completamento di quanto esposto, attraverso le voci di Simone Monza e Giulia Tirinnanzi, giovanissimi di PoliticsHub che, riallacciandosi al discorso del prof. Vecchio, ampliano e concludono la relazione con il loro sguardo sulla realtà attuale della città mettendo in luce alcuni di quelli che, da loro punto di vista sono e devo sempre più essere centrali e imprescindibili per valorizzare la loro Legnano in tutte le sue forma; a partire dalla comunità e dalla sua valenza costituita nel valore delle associazioni, l’importanza del terzo settore, la necessità di mantenere un costante dialogo con le istituzioni, la consapevolezza del valore del dialogo tra le generazioni, far tesoro di ciò che viene riportato e tramandato per rendere efficaci le scelte presenti e future.
Fondamentale quindi la necessità di creare occasioni di dialogo nell’ottica di comprendere il passato per proiettarsi con consapevolezza nel futuro della comunità intera.
Gli omaggi ai nostri relatori, le foto di rito, e i ringraziamenti dal Presidente Andrea e di tutti i presenti in sala chiudono la piacevole serata.