il presidio del centro sociale

Sfratto di una famiglia a Rho rimandato grazie al centro “La Fornace”

"Ci aspettiamo un intervento del Comune e del sindaco Orlandi, che non può essere spettatore silente di tanto scempio"

Sfratto di una famiglia a Rho rimandato grazie al centro “La Fornace”

Rinviato fra 60 giorni lo sfratto di una famiglia da un appartamento di Rho: a sostegno del nucleo famigliare anche il Centro sociale “La fornace”.

Sfratto di una famiglia a Rho: il centro Fornace blocca l’esecuzione

“Il presidio indetto dal centro sociale Fornace alle 8 di ieri mattina, 23 luglio 2024, a Rho, ha ottenuto l’effetto che ci aspettavamo – fanno sapere dal centro sociale Sos Fornace – Lo sfratto di Gennaro e di suo figlio, che sarebbe dovuto diventare esecutivo oggi, è stato rinviato al 20 settembre, scongiurando così che una famiglia rhodense si trovasse da questa notte a vivere per strada. Ci sono quindi 60 giorni di tempo perché il Comune, la proprietà e chi per la proprietà ne gestisce il patrimonio immobiliare, si mettano al lavoro per trovare una soluzione. Si, perché il problema di Gennaro oramai non è più solo suo, ma di tutta la città, in quanto è inaccettabile che un cittadino in difficoltà venga lasciato solo in mezzo a una strada con un figlio minorenne”.

“Chiediamo aiuto al sindaco e a chi gestisce molti appartamenti”

“Dunque per un verso ci aspettiamo un intervento del Comune e del sindaco Orlandi, che non può essere spettatore silente di tanto scempio, mentre è sempre attivo nel garantire gli iter urbanistici per favorire gli immobiliaristi che speculano chiamando riqualificazione urbana piani integrati che non danno risposte ai bisogni delle fasce sociali più deboli – continuano dalla Fornace – E ci aspettiamo anche che sul fronte opposto, chi gestisce grandi quantità di immobili in questa città, dandosi pure una presunta aria filantropica, non si accanisca contro i rari casi di insolvenza incolpevole, ma al contrario si faccia parte attiva nel trovare una soluzione. Da parte nostra in questi 60 giorni continueremo a stare al fianco di Gennaro, auspicando che si arrivi a una soluzione vantaggiosa per tutti i soggetti coinvolti, ma ci prepareremo anche per l’eventualità di un acceso conflitto contro l’amministrazione comunale e i grandi interessi immobiliari in città, nel caso in cui si arrivi al giorno dello sfratto senza che abbiano costruito alternative concrete”.