Sede e burocrazia: nervi tesi tra Banda e Amministrazione
Botta e risposta tra la Banda di Vittuone e l'Amministrazione comunale sui temi della sede, della burocrazia e della convenzione.
La sede e la burocrazia hanno scaldato gli animi tra la Banda e l'Amministrazione di Vittuone.
Sede e burocrazia: il punto di vista della Banda
Hanno scritto dal Corpo Musicale G. Verdi di Vittuone:
"Ascoltare la banda di Vittuone - che quest’anno celebra 125 anni di fondazione ed è composta da oltre quaranta musicisti- è un'occasione per tutti i vittuonesi per vivere collettivamente in maniera pratica la musica. La banda di Vittuone è ad oggi composta esclusivamente da volontari, che mettono a disposizione gratuitamente gran parte del loro tempo libero e delle loro energie per portare avanti valori come la socializzazione, l’aggregazione e l’integrazione sociale. Rispettare questi valori significa per un’Amministrazione Comunale impegnarsi a superare (e soprattutto aiutare a superare) le barriere della burocrazia, che sono spesso una vera e propria giungla.
Questo, tuttavia, non sta accadendo.
Ma passiamo ai fatti. Già prima della pandemia avevamo lanciato l’allarme: la nostra sede in via Piave 33 era ormai diventata troppo piccola per ospitarci. Avevamo individuato un nuovo locale perfetto per le nostre esigenze, ma la pandemia e il cambio di amministrazione hanno bloccato questa opportunità. Alla nuova amministrazione abbiamo prospettato la stessa soluzione, ma secondo lei il locale non era adatto ad ospitare una banda dal punto di vista musicale (anche se, come spiegato prima, per noi il locale rispondeva a tutti i requisiti sia acustici che di spazio). Ci hanno quindi proposto di fare le prove nell’anfiteatro della scuola Gramsci, in attesa che si liberasse presto un locale idoneo. Ormai è passato quasi un anno e siamo ancora in attesa di conoscere una data certa per la sede della banda".
... e poi la burocrazia
Hanno poi continuato:
"Per la ricorrenza del 2 giugno, veniamo contattati dal Comune per partecipare all’evento. Chiediamo un po' di tempo per verificare la presenza in base alle disponibilità delle sezioni strumentali, in quanto per noi essere al completo non significa essere tutti, ma avere almeno un musicante per strumento per poter eseguire i brani. Invece, ci viene intimato il rispetto della convenzione, indicandoci addirittura un brano da eseguire (la scelta musicale in quanto artistica, compete solo alla banda). Chiediamo inoltre la cortesia di non essere indicati nel manifesto. Ma, nulla di ciò accade. Purtroppo, il manifesto riporta anche un brano da suonare. Nonostante ciò, decidiamo di partecipare nel rispetto degli accordi e garantendo un’ottima riuscita dell’evento del 2 giugno. In quella stessa data, chiediamo gentilmente la modifica alla delibera dei patrocini in quanto al Parco Lincoln, location prevista per il nostro raduno bandistico del 25 giugno, c’è sovrapposizione con un altro evento musicale. Chiediamo quindi di spostare tutto l’evento in Piazza Italia. La richiesta viene accolta ma, a tre giorni dalla data, veniamo contattati dall’ufficio Tecnico che ci richiede la SCIA in quanto la normativa ritiene che in caso di posizionamento delle sedie si debba procedere in tal senso. Dopo le nostre proteste - non per non adempiere alle normative, ma per le tempistiche strettissime in cui ci vengono comunicate - ci ripropongono il Parco Lincoln, nonostante ormai il tutto fosse organizzato per la Piazza (manifesti, sfilate delle bande, chiesa in caso di maltempo, bar per il rinfresco) e al telefono ci dicono pure: “che sarà mai, quando avete finito, una passeggiata dal parco alla piazza”. Noi, tenaci, contattiamo un tecnico che in 2 giorni ci prepara la SCIA al costo di 200 euro. Proviamo a chiedere un contributo per le spese extra ma ci viene risposto “che non siamo al mercato”. Morale, l’evento viene tenuto in Piazza Italia ed è ancora una volta un grande successo di partecipazione dei vittuonesi. Inoltre, dato che la normativa prevedeva che le sedie fossero legate, le concateniamo con delle fascette (rendendo purtroppo la seduta decisamente più scomoda per i partecipanti). Ma questa norma vale anche per gli eventi al parco Lincoln? La morale di un saggio vittuonese diceva che “dare la colpa al lupo, la burocrazia, fa sempre comodo…”. Questa narrazione mette in evidenza che la burocrazia è un meccanismo gigantesco, ma che a volte si può superare"
La risposta dell'Amministrazione
Dal Comune hanno risposto:
"Nel merito della nota, pervenuta a questo Comune il 5 luglio scorso, da parte del Direttivo del Corpo Musicale G. Verdi di Vittuone, questa Amministrazione manifesta profondo rammarico per i contenuti ed i toni espressi. In particolare riguardo l’assegnazione di un’ulteriore sede, si fa presente quanto segue:
il Presidente è stato ricevuto in più occasioni ed è stata assegnata concordemente la sede presso le scuole elementari di via Gramsci, con l’uso dell’Anfiteatro ed i relativi connessi servizi; oltre a ciò è stato concesso un ulteriore spazio per la custodia degli strumenti. E’ stato altresì assegnato un contributo straordinario di € 1.500. Il 25 agosto dello scorso anno, la convenzione sottoscritta tra le parti ha sancito quanto sopra. L’Amministrazione non ha attualmente ulteriori sedi disponibili da assegnare".
Il focus sulla convenzione
Hanno continuato:
"Gli obblighi specificati nella convenzione stessa stabiliscono, tra l’altro, la partecipazione del Corpo Musicale alle feste istituzionali locali e nazionali, ad esempio le ricorrenze del 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre. Pertanto risulta incomprensibile l’affermazione “di una forzatura da parte dell’Amministrazione” ad accompagnare il corteo del 2 giugno scorso. Appare puerile la polemica riguardante la scelta dei brani da eseguire, va da sé che l’inno nazionale, cantato dai presenti, sia la doverosa conclusione per la manifestazione che celebra la Repubblica Italiana. L’invito da parte degli Uffici comunali rappresentava solo un richiamo al rispetto degli impegni presi, a seguito della paventata assenza del Corpo Musicale per il 2 giugno. Per il restante contenuto della nota, si ribadisce che gli Uffici competenti hanno applicato esclusivamente le norme vigenti in materia di autorizzazioni e sicurezza, peraltro richiamate puntualmente anche nella già citata convenzione. Si condivide infine pienamente il richiamo alle parole del Maestro Riccardo Muti sull’importanza delle bande civiche per le comunità locali, e, con questo spirito l’Amministrazione ha sempre agito. L’auspicio è di proseguire la collaborazione in un clima sereno e trasparente".