Sciopero per chiedere la Dad
L'appello degli studenti di Rho, Legnano, Parabiago, Busto Arsizio e Saronno. Le adesioni aumentano di ora in ora.
Sciopero per chiedere la Dad, in modo da "far attenuare la curva dei contagi".
Sciopero degli studenti per chiedere la Didattica a distanza
Sono oltre mille gli studenti della zona che hanno aderito all'iniziativa promossa per lunedì 10 gennaio 2022. "Abbiamo deciso di scioperare poiché, nonostante l'elevato numero di contagi, il Governo ha deciso di riaprire le scuole, con nuove direttive che non ci fanno sentire sicuri - spiega Angelo Perrone, rappresentante degli studenti dell'Istituto Mattei di Rho - Basta pensare come, tra i tanti motivi del nostro disagio, ci siano i mezzi di trasporto, in cui non si rispettano le normative, con assembramenti e assenza di sanificazione. Per questo abbiamo deciso di protestare. Vogliamo far capire alle persone che hanno il potere e dovrebbero tutelarci, che non vogliamo rischiare, non dopo tutti i casi che si stanno riscontrando nelle ultime settimane. Chiediamo, pertanto, di poter svolgere le prime due o tre settimane di scuola in Dad, il tempo necessario per far attenuare la curva dei contagi e per far vaccinare gli studenti che hanno la volontà di farlo. Siamo disposti a rinunciare alla scuola in presenza per qualche settimana pur di garantire a tutti una maggiore sicurezza. Vogliamo tutelare il nostro diritto allo studio, ma anche quello alla nostra salute".
Finora le adesioni hanno superato quota mille
A sottoscrivere l'appello di Perrone (che il Covid l'ha sperimentato sulla propria pelle: "Ne sono appena uscito" racconta) sono altri studenti del Galilei, del Bernocchi e del Dell'Acqua di Legnano, del Maggiolini e del Cavalleri di Parabiago, del Candiani e del Crespi di Busto Arsizio e del Prealpi di Saronno. Finora le adesioni hanno superato quota mille, ma le adesioni aumentano di ora in ora e non è esclusa che la protesta si estenda anche a scuole superiori milanesi.
"Niente cortei né maxi raduni per evitare assembramenti"
Al momento le modalità della protesta non sono ancora state definite nei dettagli: "Di certo non faremo cortei o maxi raduni, per evitare assembramenti - spiega Perrone - Vogliamo essere parte della soluzione e non del problema, quindi la nostra prima premura sarà quella di rispettare scrupolosamente le normative anti Covid".