Santo Stefano, sono arrivate le tradizionali benemerenze
Don Christian: "In questo periodo di forte disgregazione, è importante ritrovarsi in festività come questa”
Come di consuetudine, il 26 dicembre di ogni anno è dedicato ai benemeriti del lavoro e delle virtù civili di Santo Stefano Ticino, evento che riunisce il parroco don Christian, la commissione Benemeriti, l’Arma dei Carabinieri, i Vigili del fuoco e la Protezione civile.
Santo Stefano, arrivate le tradizionali benemerenze
Un vero e proprio atto di gratitudine per chi ha contributo alla ricchezza del territorio, elogiando i premiati e rendendoli esempi concreti per tutta la comunità stefanese. Parliamo dunque di un premio annuale consegnato alle eccellenze del paese che si sono distinte nella valorizzazione del territorio, nella valorizzazione culturale oppure sono stati esempi virtuosi di vita privata.
Quest'anno un premio speciale
La particolarità di quest’anno è sicuramente data dall’introduzione di un nuovo premio intitolato “le chiavi della città”.
Le parole del sindaco Dario Tunesi
“Questo premio ha un significato simbolico, che va alle persone che si sono distinte al di là delle virtù civili o di lavoro. L’obiettivo di questa cerimonia è sicuramente rendere d’esempio queste figure importanti per il nostro paese, affinché altri cittadini ne possano seguire le orme".
La premiazione
Dopo i ringraziamenti, è iniziata la consegna dei premi: il primo è Antonio Sorbo ad aver ricevuto la benemerenza al Lavoro, per aver dato lustro alla comunità come comandante della Polizia stradale. Ora è un volontario dell’associazione diamoci una mano, mantenendosi sempre al servizio della comunità. La benemerenza alle virtù Civili è stata conferita all’associazione Diamoci Una Mano, che si è sempre contraddistinta per disponibilità, spirito di adattamento e collaudata organizzazione. “Diamoci una Mano rappresenta il senso del vivere civile, sentirsi una comunità e non solo una somma di singoli individui”, dice il sindaco.
Fabio Prina è stato premiato per virtù Civili, per non aver mai lasciato la corale stefanese. Il premio Chiavi della città è andato a Marco Marras, impegnato da più di 30 anni nell’educazione dei giovani e Mauro Mittino, fondamentale per aver scoperto radici storiche della comunità. Infine, Natale Magistrelli, grande esempio per aver dedicato la sua vita alla musica, alla famiglia, alla parrocchia e ai bersaglieri.
I saluti del primo cittadino
Per concludere, Il sindaco Tunesi esprime il suo orgoglio per Santo Stefano Ticino che si è sempre dimostrata disponibile al cambiamento grazie alle persone che lo determinano.
“Posso affermare che il merito del cambiamento non vada alla politica, bensì al singolo cittadino che con grande volontà diventa modello per i cittadini stefanesi e per il mondo intero”.