L'analisi

Salone del mobile: "Piccole medie imprese protagoniste"

Il presidente della Confartigianato Imprese Altomilanese: "La Lombardia fa da traino con Milano capitale dell’Italian style e casa del Salone del mobile".

Salone del mobile: "Piccole medie imprese protagoniste"
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Durante il Salone del Mobile a Milano, la Confartigianato Imprese Altomilanese analizza la situazione delle piccole medie imprese e degli artigiani.

Salone del Mobile: "Piccole medie imprese protagoniste"

Il settore del legno e mobili è quello che è più resiliente nel corso della pandemia, grazie all’apporto di 37 mila micro e piccole imprese con meno di 50 addetti, nelle quali sono occupati 153 mila addetti, il 98,7% delle imprese del settore ed il 71,7% dei rispettivi addetti. In questo cluster del made in Italy è alta la vocazione artigiana: le 28 mila imprese artigiane rappresentano i tre quarti (76,2%) delle imprese del settore e i loro 86 mila addetti sono il 40,4% dell’occupazione del settore.

La parola al presidente Sanavia

Ha dichiarato Gianfranco Sanavia, Presidente di Confartigianato Imprese Altomilanese nonché rappresentante della categoria legno e arredo:

"L’Italia si conferma il Paese del bello, dove lo stile detta le sue tendenze e la Lombardia fa da traino con Milano capitale dell’Italian style e casa del Salone del mobile e delle frizzanti attività del FuoriSalone. Le MPI e gli artigiani, in questo panorama, si confermano protagonisti assoluti con un caleidoscopio di attività che delineano la forma concreta dell’ingegno e della creatività della persona, con una compagine di dipendenti stabile, che ha imparato fianco a fianco al titolare e continua ogni giorno a implementare ed allineare competenze tecniche e conoscenze trasversali. Il settore del Legno Arredo è, peraltro, uno di quei comparti nei quali la tradizione - che si tramanda di padre in figlio, con tante aziende familiari di più generazioni - si coniuga all’innovazione, con le nostre imprese che si sono dimostrate capaci di intercettare bandi e incentivi per innovare il proprio parco macchinari e, contestualmente, allineare le competenze e il saper fare per proporre prodotti funzionali e belli al mercato mondiale".

Le preoccupazioni degli artigiani del mobile

Sanavia ricorda le preoccupazioni degli artigiani del mobile:

"I prezzi poco stabili e la difficoltà a reperire materie prime non hanno aiutato negli ultimi tempi e la preoccupazione è destinata a protrarsi nel tempo. Servirebbe maggiore fiducia dei consumatori per vincere l'incertezza. Ma il settore dei mobili rimane l’eccellenza in Lombardia, esportiamo in tutto il mondo".

La produzione ha recuperato i livelli del 2019

L’analisi dai dati sulla produzione manifatturiera, evidenzia che a marzo 2022 la produzione cumulata negli ultimi dodici mesi in Italia ha più che recuperato (+0,8%) i livelli del 2019, a fronte del ritardo del 5,3% della Francia e del 5,7% della Germania. Il settore che meglio ha recuperato i livelli di produzione pre-pandemia è quello del Legno-Mobili con +8,7. Per il sistema manifatturiero di legno e mobili le tensioni sui costi generati dal caro-commodities e dalla crisi energetica si associano alla scarsità di materie prime, che nel primo trimestre 2022 ostacola quasi una impresa manifatturiera su quattro (22,7%), per salire al 24,2% nei mobili, fino al 27,6% del legno, delineando gli effetti delle persistenti strozzature nelle filiere globali. Sul mercato del lavoro, persiste una elevata la difficoltà di reperimento di operai specializzati, che nel settore del legno a maggio 2022 è del 59,4%, in aumento di 5,8 punti rispetto ad un anno prima. L’Italia è secondo paese produttore di mobili dell’Unione europea a 27 con un valore della produzione che nel 2020 è di 20,5 miliardi di euro, dietro a Germania con 21,3 miliardi e davanti a Polonia con 11,3 miliardi, Francia con 5,8 miliardi e Spagna con 5,5 miliardi.

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