Cala il sipario su Casa Angelo Belloli a Inveruno. In corso l’opera di demolizione dello storico immobile.
L’opera dell’architetto Galvagni
Nei giorni scorsi è iniziata l’operazione di demolizione dello storico edificio di via Marcora, opera dell’architetto Mario Galvagni, di cui si sta recentemente scoprendo la poetica architettonica. Cambierà per sempre la prospettiva di un angolo di territorio comunale caratterizzato da quella costruzione dalla forma particolare, che ha identificato per decenni Inveruno. Costruita tra il 1964 e il 1967, la villa aveva un caratteristico rivestimento in legno di larice e le falde del tetto erano in lastre di porfiroide; una costruzione su più piani che in molti si auguravano potesse essere recuperata senza stravolgere la sua particolare architettura.
Lo stato delle cose
L’immobile era dismesso da più di dieci anni e non abitato da parecchio tempo, inoltre non godeva di alcun vincolo di natura urbanistica, di conseguenza la nuova proprietà ha potuto decidere la sua destinazione. L’area era accatastata come verde privato di pregio, ma con il Pgt del 2012 è stata svincolata a destinazione residenziale libera. La relazione tecnica sullo stato di fatto dell’immobile ha evidenziato enormi criticità, e attraverso la legge regionale in materia di patrimonio edilizio dismesso è stata autorizzata la demolizione della villa.
Ecco cosa sorgerà prossimamente nella stessa area
Al suo posto sorgeranno due palazzine residenziali, ciascuna con un’altezza di 14 metri, con appartamenti di pregio da due a quattro locali di diverse metrature, con box e posti auto interrati. Nelle casse comunali entreranno oneri di urbanizzazione per 160mila euro; il privato realizzerà a proprie spese un marciapiede lungo via Marcora fino a via Lazzaretto, che verrà ceduto al comune. A Inveruno sono presenti altre tre ville progettate da Galvagni, tutte di proprietà privata.