"Riportiamo in Abbazia la Madonnina ancata"
Una statuta della Madonnina ancata tornerà sull’acquasantiera dell’Abbazia anche col contributo del Rotary Club Morimondo Abbazia.
Una nuova statuetta della Madonnina ancata tornerà sull’acquasantiera dell’Abbazia, anche col contributo del Rotary Club Morimondo Abbazia.
La Madonnina ancata di nuovo in Abbazia
La presidente del Rotary Club Stefania Chiessi ha espresso la volontà di partecipare alla ricostruzione della statuetta marmorea del XIV secolo nota come Madonnina ancata che fino al 1974 era posizionata sopra l’acquasantiera dell’abbazia. In quell’anno la statuetta fu asportata dalla propria sede, lasciando un profondo vuoto nel cuore non solo degli abitanti di Morimondo, ma anche di tutti i pellegrini e dei devoti mariani, che nel mese di maggio erano soliti rivolgerle speciali preghiere di intercessione.
Così l’Amministrazione Marelli ha deciso di rivolgersi ad un professionista del settore, Nicola Gagliardi, già distintosi nell’attività di conservazione e restauro e ricostruzione delle statue del Duomo di Milano, per ricostruire ex novo la Madonnina ancata di Morimondo.
Un progetto ambizioso
Un progetto ambizioso nei contenuti ma, purtroppo, altrettanto ambizioso nei costi da sostenere. La ricostruzione fedele della statua, infatti, prevede una cifra non inferiore ai 15 mila euro. Cifra che il sindaco Marco Marelli è convintamente fiducioso di poter stanziare entro la fine del prossimo anno solare, anche grazie ad un auspicato intervento di sostegno del Rotary Club Morimondo Abbazia.
Nel frattempo il Comune di Morimondo, la Parrocchia e la Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo hanno avviato una raccolta fondi per realizzare la fedele riproduzione dell’originale trecentesco della statua scomparsa nel 1974.
"Si vuole così riportare nella nostra Comunità un simbolo che ha accompagnato chi ci ha preceduto, simbolo che è stato oggetto di innumerevoli sguardi di chi, intingendo la mano nell’acquasantiera affidava alla Madonnina tutto il proprio mondo interiore – spiegano le istituzioni morimondesi - L’idea di organizzare una raccolta fondi che coinvolga il più possibile l’adesione dei residenti, nasce dal desiderio, evidenziato anche dal periodo della pandemia, di ritornare ad essere comunità, realizzare insieme progetti e condividere degli obiettivi comuni, creatori di senso di appartenenza".
Il contributo
Non appena il progetto è arrivato alle orecchie del presidente Chiessi, subito si è messa in moto la potente macchina della generosità rotariana, con l’intento di compiere un’azione a lungo raggio, ossia che potrebbe estendersi anche alle prossime annate rotariane, sulla falsa riga di quanto il Morimondo Abbazia ha già fatto per l’acquisto di un nuovo pulmino per l’Anfass di Abbiategrasso. Nelle more dei colloqui programmati con l’Amministrazione comunale di Morimondo, chiunque può contribuire al progetto attraverso un versamento, di qualsivoglia importo, sul conto corrente: IT 41K0760101600000027796200 intestato alla Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo.