Rifiuti nei boschi, il Comune blocca gli accessi al Parco delle Roggìe
I serrati controlli della Polizia Locale non bastano: Magnago passa alle maniere forti per evitare che le aree verdi si trasformino in una discarica.
L'Amministrazione comunale di Magago prova a porre rimedio al fenomeno dell'abbandono dei rifiuti nelle zone boschive del paese.
Rifiuti nei boschi, Magnago limita l'accesso alle stradine sterrate
In questi primi mesi di mandato, la Giunta capitanata da Dario Candiani si è già contraddistinta con diverse iniziative "green", a partire dalle serate divulgative e dalla giornata nei boschi del Parco delle Roggìe. Proprio nell'ampia area verde che sorge a sud del paese, si segnalano numerosi casi di inciviltà, con rifiuti abbandonati più o meno ovunque. Per provare ad arginare questo bruttissimo malcostume, in piazza Italia hanno pensato di limitare l'accesso alle stradine sterrate che si inseriscono nella zona boschiva.
La proposta era stata avanzata da Brunini quand'era all'opposizione
La proposta arriva da lontano ed era già stata portata in Consiglio comunale nell'estate 2021 dall'allora pentastellato Emanuele Brunini, a quell'epoca all'opposizione, che con una mozione datata fine agosto chiesa al sindaco Carla Picco di "provvedere all'installazione di apposite barriere di sollevamento presso le vie di accesso alle aree boschive maggiorente coinvolte dall'abbandono di rifiuti, in modo tale da impedire l'accesso ad eventuali scaricatori".
Proprio dello stesso Brunini, ora consigliere di maggioranza, e dell'assessore Ferruccio Binaghi è la paternità della catena che chiuderà il passaggio di via Gazzera, in prossimità di una delle zone dove più di frequente si segnalano cumuli di immondizia di varia natura. "Nel corso di questi mesi ci siamo particolarmente dedicati al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, cercando di comprendere quali possibili azioni si possano applicare per reprimere alla radice tale problematica - spiega Brunini - Sono stati diversi gli incontri effettuati con gli uffici competenti. Il nostro territorio risulta costantemente colpito; basta dirigersi nelle zone boschive del Parco delle Roggìe per rendersi conto della importante quantità di rifiuti presenti, che inficiano sul decoro urbanistico, determinano problemi di ordine igienico-sanitario oltre che di importante ripercussione a livello economico".
Stop ai continui abbandoni con la catena che chiuderà l'accesso da via Gazzera
A dissuadere gli incivili non è bastata l'attività dei vigili magnaghesi. E sebbene nel prossimo futuro sia possibile l'inasprimento delle sanzioni a danno di chi venisse scoperto, direttamente o indirettamente, ad abbandonare i propri rifiuti, in Comune hanno deciso di prendere altri provvedimenti: "Nonostante l’importante attività di monitoraggio e sanzionatoria del corpo di Polizia Locale avvenuto nei precedenti anni, questo deprecabile fenomeno ciclico non accenna a frenare - commenta Binaghi - Siamo dunque intenzionati allo sviluppo di azioni più incisive di prevenzione e repressione verso questo odioso reato. La nostra volontà è quella di limitare l’accesso ai veicoli non autorizzati alle aree boschive dove è possibile riscontrare la continua presenza di rifiuti. Nei giorni scorsi abbiamo infatti avviato la procedura per il posizionamento di un limitatore di accesso in corrispondenza della strada vicinale di Gazzera, che rappresenta una delle diramazioni della SP301, strada provinciale situata alla periferia di Bienate che porta da e verso l’inceneritore, e che risulta la sede di continui sversamenti illeciti".
In arrivo anche le fototrappole su tutto il territorio comunale
Al momento è stato posizionato un cartello che per trenta giorni avviserà la cittadinanza, tra cui, soprattutto, i privati che sono proprietari di uno dei terreni che compongono l'area attigua e che dovranno contattare gli uffici del Municipio per poter capire le modalità per accedere. "Si tratta di un primo posizionamento, in via sperimentale, per poi eventualmente prendere in considerazione successivi posizionamenti anche in altre aree - riprende Brunini - Questa azione si associa a un incremento dell’attività di videosorveglianza; nel punto individuato infatti è stata posizionata la relativa cartellonistica e presto si provvederà all'ulteriore posizionamento su tutto il territorio comunale di fototrappole volte a individuare i soggetti responsabili di attività illecite".