Retinopatia, la prevenzione è possibile
"Nel nostro centro sono disponibili strumenti diagnostici di ultima generazione e trattamenti efficaci anche per i casi più gravi".
Ospedale di Garbagnate Milanese. La retinopatia è una malattia silenziosa che si evolve senza sintomi ma che porta alla cecità. Si può prendere in tempo e trattare per evitare di perdere la vista. Questa è l’allerta lanciata della divisione oculistica della Asst Rhodense che dispone di risorse adeguate per gestire il problema.
La retinopatia
Ogni minuto in Italia viene effettuata una nuova diagnosi di diabete a oltre il 6% della popolazione. In Lombardia sono 587mila i diabetici e uno su tre potrebbe avere una forma di retinopatia diabetica. Una malattia che danneggia i piccoli vasi sanguigni della principale membrana che serve all’occhio per vedere. È stato calcolato che le patologie della retina legate al diabete sono fra le principali cause di cecità nel mondo.
L'ospedale di Garbagnate
Ecco che la divisione oculistica diretta dal dottor Alessandro David raccomanda agli utenti con diabete di sottoporsi a controlli regolari ogni due anni nel caso la retinopatia sia assente o ogni anno se è lieve. Purtroppo le statistiche dicono che solo 1 paziente diabetico su 2 si sottopone a controlli regolari che permettono di scongiurare l’avanzare della patologia e il rischio di cecità.
"La retinopatia è una delle complicanze più temute del diabete mellito con un enorme impatto sulla qualità di vita del paziente – spiega il dottor David – Una diagnosi precoce è fondamentale per impedire il progredire di danni oculari. Molti diabetici non sanno nemmeno di avere una retinopatia e la scarsa consapevolezza rischia di provocare un grave ritardo nella cura e preclude la possibilità di un intervento precoce".
L'esame del "fondo oculare"
Dopo i 40 anni di età ci si dovrebbe sottoporre periodicamente all’esame cosiddetto del "fondo oculare" anche in assenza di una sintomatologia specifica, in modo da poter identificare precocemente la comparsa di lesioni prima dello sviluppo di ulteriori complicanze come l’edema maculare (sempre dovuto al diabete).
"Le malattie della retina restano asintomatiche per molto tempo – specifica il direttore dell’oculistica – Per questo succede che le persone che soffrono di retinopatia o edema maculare spesso arrivano alla diagnosi tardivamente. Ma basterebbe sottoporsi regolarmente ai controlli oculistici per ridurre in maniera significativa il rischio di perdere la vista".
"Strumenti di ultima generazione"
Il reparto oculistico dell’ospedale di Garbagnate mette a disposizione strumenti avanzati in grado di individuare le più piccole lesioni e di valutare lo stato in cui si trova il tessuto della retina. Ovviamente dispone di terapie in grado di rallentare significativamente il danno in alcuni casi anche con un paio di appuntamenti all’anno.
"Nel nostro centro sono disponibili strumenti diagnostici di ultima generazione e trattamenti efficaci anche per i casi più gravi, fra cui le iniezioni con una micro-siringa indolore nel vitreo dell’occhio in grado di iniettare il farmaco direttamente all’interno con un impianto farmacologico a lento rilascio e che conseguentemente consente di ridurre il numero di iniezioni da fare e migliorare l’aderenza terapeutica. L'impianto a lento rilascio permette di ottenere un’efficacia terapeutica fino a 6 mesi".
Nell’oculistica dell’ospedale di Garbagnate e Rho è stato predisposto un piano diagnostico-terapeutico che serve ad inquadrare il paziente e fornirgli la migliore e personalizzata indicazione di terapia. Sono disponibili dalle cure Argon Laser di ultima generazione a quelle intravitreali. Tutto ciò (dati alla mano) ha permesso di rallentare la progressione della malattia alla retina. Grazie a questa attività, mantenuta con cura dalla Asst-Rhodense, la gestione dei pazienti nell’ultimo anno ha subito un incremento addirittura del 50 per cento. Il prossimo passo supponiamo che sarà quello di intervenire sulle liste di attesa, che costringono i pazienti a visite vincolate da tempi troppo dilatati.