Raccolta firme per cancellare il nome della piazza dedicata al gerarca fascista
Carlo Borsani, nato a Legnano, è stato un gerarca fascista fucilato nel 1945.
La Rete Anti-fascista dell'Alto Milanese ha organizzato per domenica 10 aprile 2022 una raccolta firme a Legnano per chiedere che non sia più dedicata una piazza a Carlo Borsani.
Il messaggio della rete antifascista
Il gruppo Antifascista dell'Alto Milanese ha proposto una sostituzione del nome di quella piazza.
"Da 27 anni la città di Legnano, medaglia di bronzo al valor militare per la lotta di resistenza partigiana, ha cancellato la storia e vent’anni di dittatura fascista - hanno affermato i rappresentanti della rete AntiFascista dell'Alto Milanese - Nei pressi del liceo scientifico Galileo Galilei è situata una piazza che incarna i valori e la storia di quel ventennio di violenze, dittatura e di razzismo: stiamo parlando ovviamente di Piazza Carlo Borsani. Una piazza dove ogni 29 aprile, gruppi nostalgici celebrano una parata fascista per la sua commemorazione intrisa di saluti romani che oltraggiano la nostra costituzione e offendono la nostra storia".
Al posto di questo nome, viene chiesta la sostituzione con i nomi di Teresa Sarti e Gino Strada.
"Non è ammissibile che tutto ciò accada, quindi proponiamo di sostituire la denominazione della piazza con il nome di due grandi persone, Teresa Sarti e Gino Strada, che hanno rappresentato perfettamente la nostra costituzione e la nostra repubblica nate dalla lotta di resistenza partigiana e fondate su antifascismo, pace, uguaglianza e libertà".
Le motivazioni per dedicare la piazza a Strada e Sarti
"Stiamo vivendo momenti duri della storia dell’Europa e del mondo intero, dove ancora una volta una guerra sta mettendo a dura prova la sopravvivenza dei popoli che, come sempre, è e sarà pagata dai poveri e dalla popolazione civile. Come ci ha insegnato Gino Strada: “Se la guerra non viene buttata fuori dalla storia dagli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia”. Teresa Sarti e Gino Strada sono sempre state in prima linea ad ogni guerra, non con le armi e gli elmetti, ma con i camici e il sentimento di fratellanza tra i popoli. La nostra costituzione e la storia di Legnano ci esorta a stare dalla loro parte e non dalla parte di chi ha rappresentato per tutta la sua vita, senza vergognarsene, l’ideologia fascista e la guerra. Noi ripudiamo ogni forma di revisionismo, l’Italia non ha mai fatto i conti con la propria storia ed è arrivato il momento di farli fino in fondo, la nostra costituzione parla chiaro “è vietata la ricostituzione del disciolto partito Fascista, sotto qualsiasi forma”, “Art. 11 L’Italia ripudia la guerra” però intanto si continua a commemorare “eroi di guerra” e fascisti".
La raccolta firme, che pii saranno consegnate al sindaco e al Consiglio Comunale si terrà domenic 10 aprile al centro sociale Pertini dalle 12.
ADERISCONO ALLA PETIZIONE: Gruppo EMERGENCY Busto Arsizio, CGIL Ticino Olona, CISL Legnanese, ur UIL Ovest di Milano e Lombardia, CUB Legnanese, Sinistra X Canegrate, Sinistra Italiana Alto Milanese, Rifondazione Comunista Legnanese, Giovani Democratici Alto Milanese, Collettivo Ortike Rosse, Laboratorio di Quartiere Mazzafame, Il Laboratorio della Cultura.