Giornata europea dei Giusti

Quattro nuovi nomi nel Giardino dei Giusti

Inaugurate le nuove targhe dedicate ad Annalena Tonelli, Hans Scholl, Enzo Balzarotti e Candido Grassi

Quattro nuovi nomi nel Giardino dei Giusti
Rho
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Sono Annalena Tonelli,  Hans Scholl, e i Partiginai rhodensi Enzo Balzarotti e Candido Grassi i quattro nuovi Giusti ricordati dall'amministrazione comunale di Rho nel Giardino dei Giusti situato alle spalle del camposanto di Corso Europa durante la cerimonia avvenuta ieri, martedì.

Annalena Tonelli

Missionaria cattolica al servizio dei più deboli. Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNCHR, Agenzia ONU, nel 2003. Spese la sua vita al servizio dei poveri, degli ammalati, delle donne e dei bambini in Kenya e Somalia. Uccisa a colpi d'arma da fuoco da un commando islamico somalo (chiamato Al-Itihaad al-Islamiya) nell'ospedale da lei stessa fondato a Borama, in Somalia

Hans Scholl

Appartenente al movimento contro il nazismo della “Rosa Bianca” e del “Gruppo studenti di Monaco”. Fu arrestato insieme a Christoph Probst e alla sorella Sophie (ugualmente ricordata al Giardino dei giusti rhodense), torturato, ghigliottinato nel cortile della prigione di Stadelheim a Monaco.

I Partiginai rhodensi Enzo Balzarotti e Candido Grassi

Tra i primi giovani di Rho e del suo circondario ad aderire alle formazioni partigiane sorte per combattere il nazifascismo e il fascismo. Furono contro lo sfruttamento dei grandi proprietari terrieri a danno dei contadini poveri e dei braccianti. Attivi nel rhodense e poi nell’Oltrepò pavese. Caddero in combattimento a sostegno della Resistenza.

L'assessore Giro: "Persone che hanno fatto una scelta. Hanno deciso di fare qualcosa di importante per altri"

A introdurre la cerimonia è stato l’assessore alla Cultura Valentina Giro . «Ricordiamo persone che hanno fatto una scelta. Hanno deciso di fare qualcosa di importante per altri. Sono persone come Vito Fiorino, che ha una storia forte da condividere. La vera scelta è non restare nell’indifferenza. A volte l’indifferenza serve a superare situazioni difficili, con freddezza. Ma può diventare un problema se non ci curiamo di quello che accade a chi vi è vicino e può essere in difficoltà. Mi colpisce il racconto di una antropologa, che spiegava quando inizia la storia dell’umanità: ha detto che il momento decisivo è stato il ritrovamento di un femore risanato, qualcuno aveva curato quell’uomo per farlo guarire. Questa capacità di cura ci rende umani».

Il sindaco Andrea Orlandi: "Ciascuno di noi può fare la differenza contro l’indifferenza"

A concludere, prima della svelatura delle targhe l’intervento del primo cittadino Andrea Orlandi. «Il grazie è a chi lavora per questo Giardino dei Giusti e per tutti voi ragazzi presenti. Il messaggio arriva da tutte le storie che abbiamo ascoltato: anche nei momenti più cupi della storia, ciascuno può giocare un ruolo in positivo, andando a incidere sulla realtà storica. Ciascuno può fare qualcosa, anche da solo può fare la differenza. Due sconosciuti perché la dedica di Vito sul suo libro parla di questo: credo sia il significato di quanto apprendiamo in questo Giardino. Ciascuno dei giusti si è messo in gioco per altri, sconosciuti. Magari per caso. E’ entrato in relazione non con il guscio dell’uovo, ma con il suo contenuto. Ha creato legami e relazioni che oggi raccontiamo. Tutto parte da sconosciuti, persone che si incontrano. Qui possiamo incontrare queste storie e ciascuno ne può parlare ad altri, testimoniare che i giusti esistono e il loro messaggio ci deve accompagnare sempre. Ciascuno può fare la differenza contro l’indifferenza»

 

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