Prevenzione incendi, terminata la missione sarda dei volontari del Parco del Ticino
I volontari dell’area protetta hanno concluso con successo il progetto volto al contrasto dei roghi boschivi
È giunto alla conclusione anche quest’anno il progetto «Gemellaggi Antincendio Boschivo» (Aib), al quale negli ultimi due mesi ha partecipato il Corpo Volontari del Parco del Ticino, l'area protetta che ha la sua sede nella frazione di Pontevecchio di Magenta.
Prevenzione incendi, termina la missione del Parco del Ticino
Un’esperienza unica, promossa e coordinata dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, che ha avuto come obiettivo principale il rafforzamento delle strutture operative destinate alle attività di vigilanza e lotta attiva agli incendi boschivi. Durante le sette settimane dell’iniziativa, partita alla metà di luglio, si sono alternati al campo base di Monastir, in provincia di Cagliari, ben 56 volontari del parco - tra cui nove donne - suddivisi in gruppi di otto. A spiegare gli obiettivi del progetto è stato il consigliere delegato dell’area protetta, Massimo Braghieri:
«Dopo l’esperienza dello scorso anno in Sicilia anche quest’anno Regione Lombardia ha chiesto il supporto ai nostri volontari perché sono una eccellenza riconosciuta a livello nazionale e hanno la forza per supportare un impegno così gravoso sia dal punto di vista di risorse umane che organizzativo. Lo scopo di questo gemellaggio è duplice: supportare i colleghi sardi nelle operazioni di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi e conoscere nuove modalità di intervento adottate da regioni diverse».
Al di là del mero, ma fondamentale, supporto alla vigilanza con annessa lotta agli incendi boschivi, più che mai attuale in una regione come la Sardegna flagellata anche quest’anno dai roghi, i gemellaggi Aib hanno rappresentato una preziosa opportunità di scambio di esperienze e crescita professionale e personale. Ciò è stato peraltro testimoniato da tutti i partecipanti al progetto nel debriefing che si è svolto sabato scorso alla ex Dogana di Lonate Pozzolo.
«Richieste dedizione e spirito di squadra»
Un ultimo ma non meno importante passo di questo percorso, che è stato illustrato nei dettagli dal responsabile del Settore Volontariato del parco, Alessandro Todaro:
«Abbiamo consegnato a tutti i partecipanti un questionario per capire le loro impressioni su questi gemellaggi, quali sono stati gli elementi positivi e negativi legati alla missione, se le attrezzature in dotazioni erano sufficienti ed efficaci per affrontare quei tipi di incendi, diversi per tipologia ambientale dai nostri. Questa missione ha richiesto non solo competenze tecniche, ma anche un’enorme dedizione e spirito di squadra. Ogni volontario ha dato il massimo, dimostrando un impegno incondizionato per la protezione dei nostri boschi e la salvaguardia dell’ambiente. Siamo orgogliosi per lo straordinario contributo dato da ciascun volontario»
Diversi ovviamente anche i veicoli impiegati per consentire interventi efficaci e tempestivi, tra cui due pick-up antincendio e un pulmino per il supporto logistico, il coordinamento e il rifornimento delle squadre. Il commento conclusivo di quest'esperienza tocca a Braghieri:
«L’amministrazione del Parco è estremamente orgogliosa del lavoro svolto e desidera ringraziare di cuore tutti i volontari per la professionalità, l’impegno e la dedizione, perché rappresentano la bandiera del Parco del Ticino in ogni intervento in cui viene richiesta il loro supporto».