2025/2027

Presentato il piano sociale di zona del rhodense

Questo Piano di Zona fa i conti con una società in rapido cambiamento, che accanto a nuove opportunità pone anche criticità inedite

Presentato il piano sociale di zona del rhodense
Rho
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Si è svolto questa mattina a Villa Burba a Rho l’evento di presentazione del Piano Sociale di Zona dei Comuni del Rhodense per il triennio 2025- 2027. Il Piano Sociale di Zona è lo strumento di programmazione della rete sociale e sociosanitaria per l'integrazione delle politiche locali.

Presentato il piano sociale di zona del rhodense

Questo Piano di Zona fa i conti con una società in rapido cambiamento, che accanto a nuove opportunità pone anche criticità inedite, e uno scenario globale caratterizzato da incertezza e instabilità - geopolitica, economica e climatica. Il momento della programmazione zonale ha assunto quindi un ruolo strategico nel leggere il contesto e definire gli obiettivi del welfare territoriale, non soltanto garantendo servizi ma ricomponendo risorse, favorendo l’integrazione tra politiche sociali e sociosanitarie e promuovendo interventi che rafforzino la coesione delle comunità.

Tra gli obiettivi principali per il prossimo triennio ci sono l’integrazione sociosanitaria che con l’implementazione del Punto Unico di Accesso (PUA), mira a superare la frammentazione e il disallineamento tra i servizi, offrendo una presa in carico integrata, caratterizzata da una valutazione multidimensionale, la definizione di progetti personalizzati, e l’attivazione dei servizi coordinati da una governance partecipata tra ASST, Ambito e altri attori locali.

Piano sociale di zona rhodense
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Piano sociale di zona rhodense
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Piano sociale di zona rhodense
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Pdz 22 maggio (6)
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Occhi puntati sui giovani

Un altro asse portante sarà l’attenzione alle persone giovani attraverso il consolidamento del sistema integrato delle politiche giovanili dell’Ambito Territoriale Rhodense e della piattaforma Young at Work, per intercettare lo sfaccettato e sfuggente target giovanile (15-34 anni) con bisogno di supporto e orientamento nelle fasi di transizione dalla scuola al lavoro e alla vita adulta.

Anche il tema dell’abitare e dell’emergenza abitativa trova particolare attenzione nel Piano di Zona: da un lato, con la formalizzazione di un Tavolo di regia distrettuale permanente sulle politiche abitative che ha l’obiettivo di mettere in rete enti, organizzazioni e comunità per definire priorità condivise e soluzioni operative che migliorino l’accesso alle abitazioni. Dall’altro, con il potenziamento dell’offerta di alloggi, attraverso la riqualificazione e il recupero del patrimonio esistente, e l’introduzione della figura del custode sociale che potrà favorire percorsi di autonomia e inclusione sociale delle persone e delle famiglie con più fragilità.

Il tema della povertà

Infine, il tema della povertà che nelle sue diverse forme (economica, alimentare, educativa, abitativa, etc.) sarà affrontato attraverso la formalizzazione di un Tavolo di regia distrettuale permanente sulle povertà capace di mettere in dialogo Enti Pubblici, Terzo Settore e comunità locali, per monitorare, analizzare e adattare continuamente le politiche integrate, garantendo interventi olistici e condivisi. Per affrontare, in particolare, la povertà educativa, si propone di sviluppare una comunità educante territoriale quale governance del sistema composta dagli attori coinvolti (scuole, enti del Terzo Settore e Amministrazioni locali).

Guido Ciceri, direttore generale di SER.CO.P. ha commentato: “La realizzazione e la messa a terra degli obiettivi, sarà condotta grazie a una stretta collaborazione con ASST Rhodense, con il Terzo Settore, enti e associazioni del territorio, attraverso l’adozione di un modello di welfare collaborativo, nel quale la coprogettazione costituisce la matrice di riferimento, nei rapporti tra pubblico e Terzo Settore. Il Piano di Zona assume sempre più un ruolo di regista e di facilitatore di opportunità verso una maggiore capacità di coesione dei Comuni, della comunità locale e di integrazione delle politiche: coordina e gestisce le iniziative, favorisce l'innovazione sociale e crea occasioni per rafforzare la collaborazione tra le diverse parti. È uno strumento flessibile e proattivo che garantisce che il welfare territoriale continui a evolversi per rispondere efficacemente alle nuove esigenze della comunità. Il Piano di Zona non è solo rappresentato del presente documento ma costituisce un processo continuo di attenzione, pensiero, analisi dei problemi in cui sono coinvolti tutti gli attori sociali del territorio”.

Chi è intervenuto all'incontro

I lavori di questa mattina sono stati introdotti da Paolo Bianchi, assessore alle politiche sociali, integrazione, disabilità, casa, lavoro, scuola, giovani, del Comune di Rho, e da Paolo Oltolina, presidente del CdA SER.CO.P. Sono interventi Annamaria Di Bartolo, direttore Attività di Produzione dei Servizi SER.CO.P., Cecilia Guidetti, ricercatrice e formatrice presso IRS - Istituto per la Ricerca Sociale, Guido Ciceri, direttore generale SERCOP, Emiliano Gaffuri, direttore sociosanitario ASST Rhodense, Oliviero Motta, presidente cooperativa Intrecci, Massimo Bricocoli, professore di Urbanistica, DAStU Politecnico di Milano, Sergio Manni, responsabile area Giovani e Lavoro SER.CO.P.

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