Il caso

Pranzo in mensa "obbligatorio"? "Fa parte del progetto formativo"

L'assessore interviene sul tema mensa scolastica

Pranzo in mensa "obbligatorio"? "Fa parte del progetto formativo"
Pubblicato:

Nelle ultime settimane a Settimo si è discusso in consiglio comunale anche dell’«obbligo» degli alunni frequentanti il tempo pieno di pranzare in mensa. "Libertà di scelta per le famiglie che non vogliono farlo", è stato chiesto da alcune componenti della minoranza consiliare.

Mensa scolastica "obbligatoria"

In merito a queste richieste, e in particolare a quanto detto attraverso un comunicato dal gruppo Oltre e Fratelli di Settimo, interviene l’assessore all’istruzione Laura Depalma per chiarire la posizione dell’amministrazione.

«Mi preme chiarire alcuni aspetti che sono stati riportati in modo impreciso e, a mio avviso, fuorviante riguardo a quanto dichiarato sulla refezione scolastica e sul tempo scuola".

L'intervento dell'assessore

"Quello che ho semplicemente affermato, e che continuo a sostenere con convinzione è che per i percorsi del tempo pieno il tempo curricolare comprende oltre che le attività propriamente disciplinari anche attività formative integrate, quali quelle dedicate alla consumazione del pasto a scuola. Durante l'ora del pranzo nelle scuole i bambini non solo consumano il pasto, ma lo fanno in un contesto educativo, con la supervisione degli insegnanti, e con la proposta di pasti equilibrati, pensati per promuovere l'educazione alimentare. Questo momento, quindi, ha un valore educativo che va ben oltre il semplice atto di nutrirsi. La Suprema Corte di Cassazione, in più occasioni, ha ribadito il concetto che la mensa è parte del progetto formativo ed ha l'intento di educare ad una sana alimentazione, ma anche alla socializzazione ed al confronto. Inoltre, il C.c.n.l. Scuola (ex art. 43, comma 10) prevede che il tempo impiegato dagli insegnati durante l’orario della mensa, o della ricreazione, rientra a tutti gli effetti nell’orario di servizio settimanale del docente. La scuola a tempo pieno deve, quindi, avvalersi del servizio mensa, in quanto la fruizione dei pasti a scuola, oltre a rappresentare, lo ripeto, un'occasione di educazione alimentare, costituisce un elemento imprescindibile della particolare organizzazione didattica che non consente la consumazione del pasto domestico da parte degli alunni nei locali della scuola, in quanto tale momento sarebbe privo della vigilanza da parte dei docenti".

Autonomia scolastica

"Pur comprendendo le tensioni che si possono creare tra quella che è la libertà di scelta delle famiglie e le esigenze organizzative delle scuole, - prosegue Depalma - preciso che il Consiglio di Stato con sentenza n. 4444/2024 ha stabilito che l’autorefezione è necessariamente subordinata alla discrezionalità organizzativa delle scuole, che devono garantire coerenza con i propri obiettivi educativi, fare i conti con le proprie risorse ed evitare rischi igienico-sanitari inevitabilmente connessi al consumo di pasti domestici. Pertanto  spero sia chiaro che il Comune non può sostituirsi all’autonomia scolastica. Concludo sottolineando, ancora una volta, che i genitori hanno la possibilità di scegliere, in fase di iscrizione, tra diverse modalità di frequenza indicate sul modulo ministeriale, tra cui la possibilità di optare per un orario ridotto, qualora lo ritengano necessario per le proprie esigenze familiari. Tuttavia, come evidenziatomi dalla Dirigente Scolastica, questa opzione, negli anni passati, ed anche per il prossimo anno scolastico 25/26, è stata scelta da un numero esiguo di famiglie, tanto che non ha mai reso possibile la formazione di classi diverse rispetto a quelle a tempo pieno. Quanto invece al servizio di pre-post scuola, descritto all’art. 16 del Nuovo Regolamento, sottolineo che i destinatari di detto servizio rimangono, come in passato, le famiglie con esigenze lavorative, dando però priorità di accesso ai minori residenti frequentanti le scuole del territorio. Questa decisione è stata presa per garantire una gestione più coerente rispetto alle esigenze reali della nostra Comunità".

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali