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Polemiche per il falò mai acceso

La pira resta spenta dopo la segnalazione di un cittadino: rischio di denuncia se bruciate quel materiale

Polemiche per il falò mai acceso
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Il mancato falò di Sant’Antonio a Cornaredo genera polemica ed anche un’interrogazione in consiglio comunale.

Falò di Sant'Antonio

Comune e Pro loco, infatti, come da tradizione avevano organizzato nel prato davanti al centro Il Melograno il falò per il 17 gennaio, con anche esibizione del corpo musicale civico e la distribuzione per i presenti di panettone, vin brulè e cioccolata a cura della mensa del centro Il Melograno e la partecipazione della Protezione Civile. Un momento di convivialità che nei comuni limitrofi, ed anche nella stessa Cornaredo, in oratorio, si è svolto senza troppi problemi. Nel pomeriggio del 17, invece, il Falò comunale di Cornaredo è stato annullato: motivazione, la pioggia. Annullato, e non rinviato in attesa di una giornata di sole, come accaduto in altri territori. Il fatto ha creato tanti dubbi e supposizioni fra i cittadini. Oltre alla pioggia, motivazione che poteva valere al massimo per un rinvio, pare infatti che il problema reale sia nei materiali raccolti nelle settimane precedenti da operai comunali e protezione civile per realizzare la pira.

"Materiale non adatto"

Un cittadino ha segnalato nella mattinata del 17 in municipio che, a suo parere, il materiale presente nella pira pronta per essere bruciata, e in particolare i bancali, erano legno «trattato», e quindi potenzialmente inquinante. Da qui, la minaccia di una possibile denuncia contro sindaco e amministrazione per inquinamento e danni ambientali, e l’autotutela da parte del comune per evitare possibili multe. Sull’argomento, la Lega ha presentato un’interrogazione per il consiglio comunale di lunedì. La pira intanto è ancora presente, intatta: il «ragno» meccanico affittato per smontarla non è stabile in quanto il terreno è reso morbido dall’umidità. Nei prossimi giorni si provvederà allo smaltellamento della pira. In molti altri comuni lombardi, quest’anno, i falò si sono tenuti regolarmente: in diversi casi, foto alla mano, i materiali presenti nelle pire risultano quanto meno uguali a quelli raccolti per il falò cornaredese.

Polemiche

Va detto che la questione falò ormai da anni fa discutere. Lo scorso anno fu addirittura Regione Lombardia ad emanare un’ordinanza che vietava i falò di Sant’Antonio nella provincia di Milano a causa delle polveri sottili già alle stelle. Quest’anno nessuna ordinanza simile, invece, ma alcuni sindaci hanno proseguito con il divieto, come Sedriano e Magenta, mentre in altri territori, ad esempio Corbetta, ne sono stati accesi ben tre.

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