Burocrazia e disagi

Piazza al buio da mesi dopo il fulmine: il sindaco si scusa con i cittadini

Succede ad Arconate: a maggio una saetta si era abbattuta su una centralina elettrica e l'illuminazione pubblica non è stata ancora ripristinata.

Piazza al buio da mesi dopo il fulmine: il sindaco si scusa con i cittadini
Pubblicato:

Ad Arconate continuano le polemiche e le proteste dei cittadini sulle condizioni dell'illuminazione pubblica.

Piazza al buio: le polemiche dei cittadini e la risposta del sindaco

Piazza al buio: le proteste dei cittadini Una storia di ordinaria burocrazia che crea disagi in paese. A questo proposito il sindaco Sergio Calloni spiega: "Ho subito critiche dai cittadini che non comprendono perché dopo mesi l’illuminazione pubblica in certi luoghi come piazza Falcone e Borsellino non sia stata ancora ripristinata. Io stesso non mi capacito di ciò e dei vincoli burocratici che non ci permettono di agire subito. Certo che cambiare le luci dei lampioni non è come cambiare una lampadina a casa propria. Comunque chiedo scusa ai concittadini, ma vorrei anche spiegare che l’Amministrazione sta lavorando per risolvere il problema da maggio, cioè dall’episodio del fulmine sulla centralina elettrica. Da allora ci siamo sempre impegnati per poter effettuare le riparazioni occorrenti e siccome nella cassa comunale non vi erano fondi sufficienti, dato che sono impegnati per i rincari di bollette e fatture, si è proceduto con la richiesta di finanziamento. La legge impone che per procedere sono necessarie delle variazioni di Bilancio da presentare e votare in Consiglio comunale. In particolare nei Consigli comunali di settembre e ottobre abbiamo apportato le variazioni e si è deciso per un mutuo di 50mila euro che consentisse di cambiare altri punti luci rotti o inefficienti per un totale di 150 punti luci. Abbiamo inoltrato la richiesta a Cassa Depositi e prestiti allegando la relazione tecnica. A fine novembre Cassa depositi e prestiti ci ha comunicato che vuole un progetto esecutivo e definitivo, anche formulato dall’Ufficio Tecnico, con già allegata delibera di giunta al fine di decidere l’ approvazione del finanziamento. Quindi l’iter si ferma ancora dato che a partire dall’8 dicembre la suddetta Cassa chiude fino a gennaio. Contiamo di vedere approvato presto il finanziamento".

Ma i tempi rischiano di allungarsi ulteriormente: ecco perché

"Se il finanziamento non venisse erogato, ma contiamo sull’approvazione, si dovrà aspettare e si dovranno utilizzare i soldi comunali del nuovo Bilancio di previsione che sarà disposto il prossimo aprile. Quindi i tempi potrebbero diventare davvero lunghi. Poiché l’illuminazione pubblica si basa in parte su un conteggio forfettario, su mia richiesta, Enel ha proceduto al conteggio preciso e ci ha riconosciuto, grazie all’utilizzo di nuove lampadine led, un credito di circa 20mila euro che saranno inviati in Comune nei primi mesi del 2023. Fino a pochi anni fa per cambiare le lampadine dei lampioni bastava la segnalazione ad Enel che inviava i tecnici, avendo il Comune un contratto di manutenzione del costo di 42mila euro annui. Ora visto che le lampadine dei lampioni sono a vapori di mercurio e ioduri metallini e sono fuori legge, i tecnici le smontano, tolgono il corpo illuminante e lasciano il cavo della corrente penzolante. Quindi per riattivare un lampione (oltre a pagare il contratto di manutenzione di cui io ho chiesto il ribasso e portato a 37mila euro annui), occorre sborsare a Enel 300 euro a lampione come extra. I lampioni e punti luce ad Arconate sono tanti, per la precisione 1.290. Noi da quasi tre anni abbiamo preparato un progetto illuminotecnico, per poter partecipare a un prossimo bando di gara per ottenere il contributo del Fondo europeo e poter cambiare l’intero sistema di illuminazione pubblico in sistema a led. Speriamo sia indetto presto". Intanto però le difficoltà burocratiche sono notevoli e tradiscono le giuste aspettative dei cittadini e anche degli amministratori.

Seguici sui nostri canali