ARESE

Piano di recupero per la Villa Ricotti

Prospettiva 2023 illustra la situazione: 1047 firme raccolte

Piano di recupero per la Villa Ricotti
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Se un merito la petizione lanciata da Prospettiva 2023 l’ha è quello di aver messo al centro dell’agenda politica il recupero della Villa Ricotti di Arese che, chiusa da oltre cinque anni, rischiava di finire nell’oblio.

Prospettiva 2023 ha depositato alla Direzione Generale Cultura di Regione Lombardia 1047 firme

Lo dimostrano l’autorevolezza degli interventi della politica non improntati però ad un ottimismo di maniera. La narrazione un po’ semplicistica prefigura un’imminente riapertura della villa scambiando un accordo di scopo di per un rilancio del bene e una ricostruzione fallace attribuisce la chiusura al Covid e la mancata cessione al fondo d’investimento estero alle impuntature della sovrintendenza dei beni culturali e non alla mancanza di un partner finanziario adeguato.

In tutto ciò Prospettiva 2023 deposita alla Direzione Generale Cultura di Regione Lombardia le sue 1047 firme, sentendo la necessità di alzare il livello d’interlocuzione politica a fronte della riluttanza dell’Amministrazione, mentre valuta un prossimo coinvolgimento della sovrintendenza in relazione al vincolo storico esistente.

Dal minimo di una convocazione degli interessi in gioco al massimo di un’offerta pubblica d’acquisto

Quando immagina un intervento pubblico, Prospettiva 2023 delinea i due estremi della proposta: dal minimo di una convocazione degli interessi in gioco al massimo di un’offerta pubblica d’acquisto. Non si tratta però di scegliere tra bianco e nero, nel mezzo, ci sono sfumature come fondi europei, bandi nazionali, partnership miste. Non si tratta neppure di fare gli immobiliaristi affamando i servizi comunali, ma di porre in un corretto equilibrio gli spazi d’intervento pubblico con il suo stesso interesse.

Anche perché, se non si palesa nel giro di qualche anno il «cavaliere bianco», l’ultimo e unico interlocutore finirà per essere lo stesso Ente locale. Solo a quel punto gli equilibri (ed il prezzo) cambieranno drasticamente. Anche per questo, stante la postura assunta dall’Ente locale, si fa largo nel movimento civico l’idea che il salvataggio della Villa sarà questione di un prossimo sindaco, sperando che non sia troppo tardi.

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