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Parco degli Alpini: procede la bonifica

 Il parco resterà chiuso fino al termine dei lavori per consentire che le varie attività si svolgano in sicurezza.

Parco degli Alpini: procede la bonifica
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Parco degli Alpini di Arese: iniziate le attività di indagine indirette (magnetometrica e geoelettrica)

Parco degli Alpini: procede la bonifica

Martedì 14 novembre sono iniziate le attività di indagine indirette (magnetometrica e geoelettrica) al Parco degli Alpini di viale dei Platani ad Arese, in cui l'estate scorsa era stato rinvenuto del materiale sospetto. Dal 5 dicembre, partiranno le operazioni di monitoraggio dei gas interstiziali e il campionamento, a cui seguirà l'analisi dei dati. Le operazioni riprenderanno a gennaio 2024 per concludersi indicativamente in primavera. Il parco resterà chiuso fino al termine dei lavori per consentire che le varie attività si svolgano in sicurezza.

Ma cosa era successo?

Il parco degliAlpini era stato chiuso il 19 ottobre dello scorso anno dopo un'ordinanza a tutela dell'igiene e della salute pubblica per via del ritrovamento di materiale scuro e vischioso.

L'Amministrazione comunale non aveva perso tempo e aveva tempestivamente isolato e messo in sicurezza l'area per evitarne l'accesso. Era stato quindi prontamente prelevato un campione e inviato ad un laboratorio incaricato di effettuare l'analisi, avvisato Arpa e Città metropolitana. L'area di via dei Platani era stata oggetto molti anni fa di una bonifica ambientale.

Dalla relazione sottoscritta dal tecnico ambientale incaricato dal Comune era risultato che il materiale di colore nero fuoriuscito dal terreno che si presentava in forma viscosa, semisolida e, da una valutazione visiva confermata dai successivi accertamenti analitici, risultava riconducibile a materiale a base catrame.

“E' iniziato il piano di caratterizzazione, al fine di capire l'estensione della problematica e definire l'intervento che va fatto – ha spiegato il sindaco Luca Nuvoli – Il piano prevede quattro fasi. A marzo verrà analizzato il tutto e si definirà poi come procedere ad una eventuale bonifica. La sostanza comunque non sta penetrando nella falda acquifera. E' una sostanza pericolosa solo nel momento in cui viene toccata”.

 

 

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