Ospedale di Rho: Villaggio Amico dona ai bambini bavaglini realizzati a mano dalle ospiti delle Rsa
La direttrice della casa di riposo: "Regalare una propria creazione ai bambini ricoverati ha dato loro una fortissima motivazione"
Villaggio Amico all’ospedale di Rho per donare ai bambini bavaglini realizzati a mano dalle ospiti delle Rsa. Come di consueto in occasione della festa autunnale tanto attesa dai più piccoli, Halloween, le ospiti della Rsa hanno portato in dono ai bambini nati all’ospedale rhodense dei bavaglini realizzati interamente a mano da loro durante il laboratorio di cucito.
Villaggio Amico all’ospedale di Rho per donare ai bambini bavaglini realizzati a mano dalle ospiti delle Rsa
Anche quest’anno, in vista di Halloween, Villaggio Amico – residenza sanitaria assistenziale che si trova a Gerenzano, Varese – ha pensato a un dono speciale per i bambini. Come già avvenuto con i bambini del reparto di Emato-Oncologia Pediatrica dell’Ospedale San Gerardo di Monza, ai quali due anni fa la Rsa ha regalato dei teneri coniglietti di stoffa cuciti a mano dalle ospiti, anche quest’anno il risultato del laboratorio di cucito svolto dalle anziane ospiti della struttura è diventato un dono per i piccoli ricoverati nel reparto di Pediatria, Neonatologia e Terapia Sub Intensiva Neonatale dell’ospedale di Rho.
La donazione
La consegna è avvenuta alla presenza del dottor Aldo Bellini, direttore sanitario dell’Asst Rhodense, e di Marina Indino, direttore generale di Villaggio Amico. I bavaglini sono stati realizzati dalle anziane ospiti, sotto la supervisione dell’equipe educativa, utilizzando tessuti appositamente scelti.
Le parole del direttore generale di Villaggio Amico, Marina Indino
“Il laboratorio di cucito fa parte delle tante attività svolte quotidianamente e molto apprezzate dalle nostri ospiti. Cucire aiuta la concentrazione, stimola la manualità fine assumendo un ruolo riabilitativo e di mantenimento delle capacità residue, oltre ad essere un’attività divertente e rilassante e in alcuni casi permette di riprendere un lavoro svolto da giovani. Molte ospiti infatti hanno imparato il mestiere di sarta in gioventù, quindi c’è sempre molto entusiasmo quando si inizia un’attività di cucito. In questo caso la gioia è stata ancora più grande perché la possibilità di poter donare una propria creazione ai bambini ricoverati all’ospedale di Rho ha dato loro una grande carica e una fortissima motivazione”.
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