Un’iniziativa per tenere accesi i riflettori sulla questione medio-orientale
Nerviano ·
11/10/2025 alle 12:08
A Nerviano, venerdì sera 10 ottobre 2025, una fiaccolata per la Palestina . Oltre 300 persone hanno aderito all’iniziativa partita da piazza Vittoria fino all ex Meccanica dove c’è stata pastasciutta solidale. Presente anche Paolo Romano deputato regionale del Pd che era sulla flotilla che voleva portare gli aiuti umanitaria a Gaza.
Un orrore che va fermato
Ad organizzare la fiaccolata per Gaza molto partecipata: Anpi Nerviano, Legambiente, Pd, Cgil Nerviano e altre associazioni.
“Oggi, di fronte al genocidio della popolazione palestinese di Gaza perpetrato dall’esercito israeliano, proviamo tutti un senso di sgomento e di orrore. Ma come si è giunti a questa drammatica situazione? – s’interrogano gli organizzatori – Il feroce atto del 7 ottobre 2023, attuato da Hamas, gruppo terroristico Palestinese egemone nella Striscia di Gaza finanziato dal Qatar con l’assenso dello stesso Netanyahu per diversi anni, aveva come scopo sia quello di colpire al cuore Israele sia quello di porsi come gruppo leader all’interno del popolo Palestinese in contrapposizione alla Anp anche a rischio di mettere in pericolo l’esistenza di questo stesso popolo. La risposta di Israele è stata quella di colpire un intero popolo compresi donne, bambini ed anziani, utilizzando anche la fame come arma di guerra. Questa scelta criminale del governo Netanyahu egemonizzato dall’estrema destra messianica che vuole costruire la grande Israele va collegata all’azione dei coloni israeliani, sostenuti dal governo, contro la popolazione palestinese della Cisgiordania attraverso l’insediamento di nuove colonie e la costruzione di una società basata sull’apartheid, ovvero la costruzione di un regime di segregazione basato sulla supremazia degli israeliani sui palestinesi.
Al genocidio ed all’apartheid si deve poi aggiungere la pulizia etnica attuata dal governo Netanyahu nella Striscia di Gaza finalizzata All’esodo Forzato dei Palestinesi dalla loro terra- che concludono – Di fronte a tutto questo la comunità internazionale, gli stati democratici e tutte le persone che mantengono un senso di umanità devono fermare tutto questo orrore: costringendo Hamas al rilascio degli ostaggi, imponendo una tregua per avviare un percorso che porti ad una pace duratura basata sulla formula due popoli due stati”.
Chantal Antonizzi di Amnesty ha aggiunto: “dobbiamo continuare a chiedere la fine dell’apartheid, giustizia e riparazione per le vittime”. C’era pure Amnesty International tra le associazioni e il presidente della comunità palestinese della Lombardia Kader Tamimi.