Novità al parco: sono comparse le istruzioni per l'uso
Collocati nuovi cartelli al T(h)ree Park di via Modigliani a Inveruno, parco pubblico dedicato allo sport e al tempo libero, dove sono comparse le buone pratiche da seguire all’interno dell’area, frutto di un percorso partecipato
Collocati nuovi cartelli al T(h)ree Park di via Modigliani a Inveruno, parco pubblico dedicato allo sport e al tempo libero. Sono cartelli sui quali sono riportate le buone pratiche da seguire all’interno dell’area, frutto di un percorso partecipato.
Il parco è dotato di 3 aree attrezzate
Come indica il nome, nel parco sono presenti tre aree attrezzate: il castello per praticare calisthenics, il campo da beach volley e quello da basket, oltre a panchine e spazi verdi. Un’area aperta a tutti e per la necessità di condividere regole di buon utilizzo era nato il progetto «Viviamo il parco» in collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la cooperativa sociale Abcittà.
I cartelli posizionati sono nati ascoltando il punto di vista di chi il parco lo frequenta per far emergere non solo cosa non si può fare, ma anche cosa si può fare e creare di conseguenza un senso di responsabilità. Hanno partecipato ragazzi tra i 10 e i 14 anni ma anche adulti e persone di varie età; dai confronti e dagli incontri sono nate le regole che disciplinano la fruizione dell’area.
Le buone pratiche riportate sui cartelli
Buone pratiche che sono riportate sui cartelli dove si sottolinea innanzitutto che il parco è di tutti, un luogo inclusivo per tutte le età ed è necessario rispetto reciproco; bisogna tenerlo pulito; rispettare la flora e la fauna presenti; è importante divertirsi insieme.
Le buone pratiche sono riportate sui cartelli anche in Caa (comunicazione aumentativa e alternativa) all’insegna di una maggiore inclusività. L’assessore allo Sport Paolo Ferrario ha sottolineato come gli spazi pubblici siano una ricchezza da valorizzare e un bene di cui prendersi cura come collettività. «E’ fondamentale far conoscere l’area così che la fruizione ne determini la sicurezza: se tante persone lo utilizzano, allora la fruizione stessa è già una forma di controllo».