Nemmeno una tromba d'aria ferma la Protezione Civile di Magenta

Lo scorso weekend le tute gialle di Magenta si sono recate in Romagna per un momento di formazione con gli enti intervenuti lo scorso anno durante l'alluvione

Nemmeno una tromba d'aria ferma la Protezione Civile di Magenta
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Un weekend partito in salita, ma terminato fortunatamente al meglio per la Protezione Civile di Magenta che lo scorso fine settimana si è recata in Romagna per incontrare Forze dell’Ordine e Corpi di Soccorso. Lo scopo delle tute gialle magentine era quello di confrontarsi con volontari e militari che proprio un anno fa hanno svolto un’attività indispensabile per far fronte all’emergenza legata all’alluvione che ha colpito la regione.

Nemmeno una tromba d'aria ferma la Protezione Civile di Magenta

Il gruppo di volontari della Prociv sono partiti giovedì scorso, ma arrivati all’altezza di Bologna hanno dovuto affrontare il primo problema: lo scoppio di uno pneumatico: «Ci siamo dovuti fermare in autostrada e chiamare i soccorsi - racconta il coordinatore delle tute gialle Fabio Abbiati - Erano circa le 11. Il problema è che il carro attrezzi è arrivato solamente alle 4 del mattino seguente. Abbiamo passato la notte insonne e finalmente poi dopo la riparazione della gomma siamo riusciti a ripartire alle 11, perdendo però alcune tappe sulla tabella di marcia».

Tra una difficoltà e l’altra però le tute gialle sono riuscite a raggiungere il Ciclodromo Pantani di Cesenatico, dove il gruppo magentino ha allestito il suo campo base. Ma anche lì si è presentato un altro problema, e non da poco.

«Non avendo dormito praticamente nulla nella notte tra giovedì e venerdì, ci eravamo detti: “Va beh, riposeremo tra venerdì e sabato” - continua Abbiati - E invece nella notte il nostro campo è stato investito da una tromba d’aria. Abbiamo sentito un rumore fortissimo attorno alle 3 e ci siamo trovati immersi nel centro del ciclone. Un nostro gazebo è stato sparato a 300 metri di distanza, gli altri due siamo riusciti a salvarli ancorandoci. Per fortuna però non abbiamo avuto danni, ci siamo rimboccati le maniche e alle 6 del mattino il campo base era stato ripristinato al meglio».

I momenti di formazione

Fortunatamente però l’avvio tutto in salita di questa esperienza di formazione si è esaurito e le difficoltà hanno lasciato spazio nuovi incontri e nuove amicizie. Sabato mattina infatti le tute gialle magentine sono state ospitate dalla Guardia Costiera di Cesenatico che ha spiegato come è intervenuta durante l’emergenza dello scorso anno, mostrando il funzionamento delle porte vinciane sul canale che si aprono e chiudono per difendere la città ed evitare che finisca sott’acqua.

Poi nel pomeriggio una visita alle saline di Cervia che stanno riprendendo proprio in questo periodo a produrre sale dopo un anno di stop, dovuto al fango e al limo rimasto sulle saline dopo l’alluvione. Domenica invece le tute gialle sono state accolte dai Vigili del Fuoco di Rimini, visitando la caserma e vedendo i mezzi messi in campo per affrontare l’emergenza. Successivamente un giro al museo dell’aviazione e poi l’incontro con la Protezione Civile di Savignano sul Rubicone dove c’è stato uno scambio di informazioni e formazione tra i due gruppi.

«Al netto degli inconvenienti è stato un weekend bellissimo e molto formativo che ci auguriamo di ripetere anche il prossimo anno, sperando che possano venire sempre più volontari - Conclude Abbiati - In vista del prossimo anno abbiamo già invitato i colleghi della Protezione Civile romagnola a venire a trovarci in occasione dei festeggiamenti per la Battaglia di Magenta».

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