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Miglioramento dell'accoglienza al Pronto Soccorso di Garbagnate

L’ASST Rhodense, per migliorare il contesto di presa in carico nei Pronto Soccorso aziendali e rafforzare l’umanizzazione delle cure in PS, ha deciso di inserire una nuova figura

Miglioramento dell'accoglienza al Pronto Soccorso di Garbagnate
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Ha iniziato ad essere operativo nel mese di aprile il Caring assistant che ha migliorato l'accoglienza dei pazienti al Pronto soccorso di Garbagnate.

Miglioramento dell'accoglienza al Pronto soccorso di Garbagnate

Il Pronto Soccorso rappresenta la porta d’accesso agli ospedali ed è il luogo dove le persone sperimentano specifici bisogni di presa in carico e la necessità di essere curate e ascoltate in una situazione “emergenza-urgenza” in cui è fondamentale dare risposte adeguate e in tempi rapidi.

L’ASST Rhodense, per migliorare il contesto di presa in carico nei Pronto Soccorso aziendali e rafforzare l’umanizzazione delle cure in PS, ha deciso di inserire una nuova figura, il “caring assistant”, che ha il ruolo di supportare gli utenti in un’ottica di miglioramento ed efficientamento del flusso dei pazienti in Pronto Soccorso.

Il Caring Assistant di PS, operatore socio sanitario appositamente formato, si occuperà principalmente degli aspetti relativi all’accoglienza dei cittadini e sarà presente nelle sale di attesa del PS, dalle 7.00 alle 21.15, con il compito di fornire all’utenza informazioni relative alla logistica e all’organizzazione del Pronto Soccorso e per aggiornare costantemente utenti, familiari e caregiver sul percorso di presa in carico e relativi tempi di attesa.

Le parole del direttore generale Bosio

“Tra gli obiettivi che ci poniamo introducendo la figura del caring assistant in PS vi è sicuramente quello di ridurre le circostanze che potrebbero favorire l’insorgere di agiti aggressivi nei confronti degli operatori sanitari e stabile una relazione positiva tra i professionisti sanitari e le persone che si rivolgono ai Pronto Soccorso dell’ASST Rhodense” dichiara il Direttore Generale, Marco Bosio. “L’obiettivo generale di questo progetto è sperimentare un’accoglienza attiva, al fine di prevenire il manifestarsi di situazioni di estrema insofferenza, anticipando i bisogni degli utenti attraverso un approccio orientato alla gentilezza, prevenendo e contenendo eventuali sensazione di abbandono che possono sfociare in comportamenti aggressivi e conflitti con il personale. Spesso un gesto di attenzione, una parola o la vicinanza di una persona possono fare molto e rendere meno pesante il vissuto personale in un momento di bisogno di salute”.

Il progetto, partito dal mese di aprile nel Pronto Soccorso di Garbagnate, sarà attivato dal mese di maggio anche nel Presidio Ospedaliero di Rho.

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