Un folla commossa ha dato l’ultimo saluto all’ex sindaco e dottore Arcangelo Ceretti. Questa mattina , martedì 25 novembre 2025, ad Abbiategrasso è stato decretato lutto cittadino. Ex convento dell’Annunciata gremito in ogni ordine di posto , cittadini, amici , parenti e rappresentanti delle istituzioni si sono radunati per abbracciare simbolicamente l’ultimo viaggio di “angelo” come tutti lo chiamavano, per celebrare e mantenere viva la sua presenza.
Lascia un segno indelebile
Una cerimonia civile, che ha visto alternarsi la testimonianza di chi lo conosceva, di chi con lui ha condiviso l’impegno politico, professionale e le passioni.
Nello spirito della commemorazione, sono stati rievocati pubblicamente la sua energia instancabile, i solidi valori che hanno ispirato la sua carriera medica e di ricerca, ma soprattutto la sua eccezionale empatia. Questa rara qualità, come più volte sottolineato, gli ha permesso di vivere tante vite e di instaurare relazioni autentiche e profonde, lasciando in chiunque lo abbia incontrato un segno indelebile.
La funzione è stata suggellata da un richiamo alla memoria e all’eredità lasciata, attraverso la citazione di Isabel Allende: “La morte non esiste. La gente muore solo quando viene dimenticata.”
È con questa ferma promessa che tutti i presenti hanno voluto onorare il dottor Ceretti: un uomo che è stato un vero portatore di sogni per una comunità più giusta. La sua opera e il suo spirito continueranno a vivere nel tessuto della nostra città
Una personalità molto attiva che ha dato e fatto molto per la città di Abbiategrasso. Lascerà un vuoto incolmabile, ma il suo ricordo rimarrà intatto e sarà un punto di riferimento per molti.
Le testimonianze
La commozione era palpabile, come anche l’affetto che la comunità ha voluto donare ad “Angelo”. Chi lo ha ricordato con le lacrime agli occhi è l’amico e collega di lunga data il dottor Antonio Guaita direttore della Fondazione Golgi Cenci , che lo ha descritto in maniera impeccabile :
“Angelo aveva la cultura del contadino, si deve seminare per poi aspettare che i semi crescano e diano i frutti desiderati. Era un sognatore, con il suo ottimismo lui rendeva tutto affrontabile. Una persona semplice ma concreta, entrava nelle pieghe delle situazioni più complicata con leggerezza e intelligenza e trovava le risposte”.
A rappresentare l’Amministrazione comunale il sindaco Cesare Nai che ha voluto lasciare un suo personale ricordo:
“Ricordo le sue sfaccettature, un percorso politico e medico di grande spessore. Chi lo conosceva riconosce il suo valore e la città lo ha apprezzato. Nel 2007 l’ho conosciuto come politico e ho apprezzato l’uomo istituzionale, con lui ho condiviso momenti formativi, mai banale, anche nei momenti più complicati era capace di sdrammatizzare, ma sempre con il polso della situazione – sottolinea il sindaco – Poi mi rimarranno impressi nella mente i momenti di svago trascorsi con lui, quando ci trovavamo il mercoledì sera per la tradizionale partitella di calcio, non eravamo dei fuoriclasse, ma era un momento bello e rilassante con gli amici. Per me è stato un incontro speciale, ricordo anche l’importanza che attribuiva al cibo e all’alimentazione , ha dato e fatto tanto per Abbiategrasso, lascia un bel ricordo”.
Anche il presidente della fondazione Golgi Cenci Giovanni Gelmuzzi lo ha salutato con affetto:
“Un amico, quando squillava il telefono e dall’altra parte c’era lui mia moglie spegneva i fornelli, sapeva che era una chiamata interminabile. Sarà difficile colmare il vuoto che lascia alla fondazione . Negli ultimi tempi, vista l’età, pensavamo al dopo di noi e mi diceva…ci sono tanti problemi che dobbiamo affrontare , li affronteranno gli altri, a noi restano i sogni. Un lascito professionale e umano inestimabile, una persona unica”.
“Una persona sempre disponibile nell’aiutare le persone e impegnato profondamente come rappresentante della istituzioni, oltre che uno stimato medico e scienziato – ha ricordato l’attuale presidente del Consiglio comunale Francesco Bottene – Ricordo Arcangelo Ceretti per la sua doppia, instancabile missione: medico attento alle fragilità umane e Sindaco appassionato del bene comune. Ha curato la nostra città con la stessa dedizione e competenza con cui ha assistito generazioni di pazienti”
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