L’omicidio di Quinto Profili commuove ancora
Il brigadiere dei carabinieri fu ucciso nella frazione di Bariana nel 1946 nell’adempimento del dovere. Una nuova ricerca fa emergere la sua storia.
Oggi sono 3 i luoghi a Garbagnate Milanese intitolati al brigadiere Quinto Profili: una piazza, una scuola e da pochi giorni la sede della Associazione Nazionale Carabinieri locale. Per anni il modo con cui il milite fu freddato da un arma da fuoco è rimasto vivo nella memoria di molti. L’omicidio è stato oggetto di un approfondimento storico della professoressa di storia Claudia Banfi in occasione della intitolazione della sede ANC di via Monza 16 .
Una famiglia di Carabinieri
Dalla ricerca emerge che il brigadiere era nato a Civitella d’Agliano (Viterbo) il 5 novembre 1911. Il padre Evaristo era un agricoltore e la madre Esterina Pietrini si occupava della casa. Dal loro matrimonio erano nati otto figli, quattro maschi e quattro femmine. Lo zio Luigi Profili era maresciallo dei carabinieri ed esercitava un grande fascino sui giovani della famiglia. Anche altri due componenti della famiglia erano effettivi nell’Arma dei Carabinieri. Al quinto parto Esterina diede alla luce quello che fu chiamato appunto Quinto. Inevitabilmente il giovane durante l’adolescenza senti il fascino dell’Arma dovuto proprio alla costante presenza di questi uomini in famiglia che trasudavano onore e sprezzo del pericolo. Quinti prestò il giuramento di fedeltà nella nota Scuola Allievi Carabinieri di Roma. Convinto e deciso grazie ai valori tramandati dalla sua stessa famiglia. Divenuto brigadiere venne incardinato al nord, in un paesino, allora piccolissimo, Senago. Il territorio sul quale la caserma di Senago era operativa comprendeva anche comuni vicini, tra i quali Garbagnate. La caserma di Senago è stata il punto di riferimento dei garbagnatesi fino agli anni 80 cioè fino a quando fu costruita la caserma a Garbagnate in via Bonetti.
Un auto con a bordo persone sospette
Quinto Profili, perse la vita a soli 34 anni. A Bariana il 20 febbraio del 1946 c’era un’osteria gestita dai coniugi Fusetti. Davanti a questa trattoria si fermò una grossa autovettura, una Lancia Aprilia che attirò l’attenzione dei residenti della frazione agricola dato che in questa area scorgere un’auto del genere era più raro che infrequente. Scesero cinque uomini che entrarono in trattoria per una siesta. Siccome i volti di questi individui non erano per nulla rassicuranti qualcuno dell’osteria fece cenno ad un altro di chiamare i carabinieri, anche per capire chi fossero e se volevano qualcosa d’altro. La segnalazione arrivò alla caserma di Senago. “Della presenza dei due carabinieri a Bariana ci sono giunte numerose versioni che si desumono dagli articoli di giornale dell’epoca – chiarisce la professoressa Banfi – Alcune fonti parlano del messo comunale che avvisò telefonicamente i carabinieri di Senago. Un altro racconto parla di un antefatto avvenuto il 18 febbraio sull’autostrada vicina. Alcuni malviventi avevano fermato un’auto, avevano fatto scendere i passeggeri, ed erano scappati a bordo dell’automezzo rubato. Il giorno dell’omicidio un contadino si era presentato in caserma per riferire che nella frazione di Bariana, c’era una macchina molto simile a quella che era stata rubata due giorni prima”.
L’omicidio del brigadiere
Dopo la segnalazione due carabinieri di Senago si recarono sul posto con il ciclomotore di servizio: il brigadiere Quinto Profili e il carabiniere Pietro Della Corte. La loro attenzione fu richiamata dalla signora Fusetti. I militi quindi entrarono nella trattoria e si avvicinarono al tavolo al quale i cinque stavano pranzando. Uno di loro chiese di poter uscire per prelevare i documenti dalla macchina. Dall’auto costui prese invece un’arma. Raggiunto dai suoi compagni iniziarono a sparare. Il carabiniere Della Corte fu ferito. Profili, che stava cercando di soccorrere il compagno, fu invece freddato. Poi si diedero tutti alla fuga nella campagna circostante
Una scuola e una piazza dedicata al brigadiere e oggi…..
Nel tentennale della morte del sottufficiale Profili, nel 1976 le Autorità cittadine di Garbagnate decisero la intitolazione all’sottoufficiale della nuova Scuola Elementare di Bariana. La solenne cerimonia vide la partecipazione di molti, compreso i familiari giunti da Civitella d’Agliano. Al brigadiere ucciso nell’adempimento del suo encomiabile esercizio del dovere è tuttora dedicata la piazzetta e una lapide in marmo proprio nei pressi della allora trattoria Fusetti. La scuola, la piazza e pochi giorni fa la sede ANC sono un atto dovuto alla famiglia che ha dato molti dei suoi familiari alla Benemerita.