L'incontro con Papa Francesco: «L’emozione più grande della mia vita»
Il magentino Paolo Salvaggio ha raccontato il suo incontro con il Santo Padre
«Al suo ingresso nella sala ci siamo alzati tutti in piedi e lui ha detto “scusate, io mi siedo perché mi fa male la gamba». Con questa istantanea Paolo Salvaggio ricorda il suo incontro con Papa Francesco il 17 gennaio a Roma. Salvaggio lavora per la rivista Terra Santa, un’opera della Custodia di Terra Santa dell’ordine dei Frati Minori Francescani.
L'incontro con Papa Francesco: «L’emozione più grande della mia vita»
L’idea di andare in udienza dal Papa nasce nel 2021, anno del centenario della rivista, un’opera voluta dai Frati Minori per diffondere notizie sui luoghi della Terra Santa, Siria, Libano, Giordania, Cipro, Palestina e Israele.
"Nel 2021, per celebrare il centenario della rivista, avevamo programmato un viaggio a Gerusalemme ed uno a Roma dal Papa, ma l’arrivo della pandemia ha modificato i piani. Eravamo una delegazione di 44 - racconta Salvaggio - Siamo entrati da un ingresso sotto al colonnato del Bernini e scortati da una Guardia Svizzera fino alla sala Clementina dell’udienza, dove, alle 12, Papa Francesco è entrato con due segretari".
Poi il racconto si fa personale:
"È stata la più grande emozione della mia vita, trovarmi davanti a lui a un metro di distanza, difficile da descrivere - prosegue Paolo- Ero già stato in udienza generale da Papa Bergoglio nel 2015 con una delegazione Acli, ma lo avevo visto insieme al gruppo e non da vicino, singolarmente. La frase che ha detto entrando mi ha dato subito la misura della sua umanità ed empatia con ognuno di noi".
Durante l’udienza il Padre Custode del nostro gruppo ha spiegato a Sua Santità che la Custodia in Terra Santa è al servizio dei popoli, come in Siria, dove si occupa dei bambini nati dagli stupri di guerra, o come nei vari Paesi crei progetti di microcredito per le donne e chi vuole avviare un’attività. Il Papa ha commentato:
"Voi comunicate il quinto Vangelo, quello dell’ambiente storico e geografico in cui è nato e vissuto Gesù, terre che tutt’ora possono essere viste e toccate, dove abitano Tutte le religioni abramitiche, ed è lì che il dialogo tra religioni dev’essere portato avanti".