L’ex Cortez verso il rilancio: ipotesi nuovo impianto
Il Comune di Villa Cortese è disposto a modificare il Pgt pur di sbloccare l’impasse sull’area che per anni è stato punto di ritrovo e della «movida»
Da luogo della movida a discarica a cielo aperto: l’area ex Cortez di Villa Cortese necessita di un piano di rigenerazione urbana, cosa di cui si sta occupando direttamente il Comune che non esclude l’ipotesi dell'inserimento di un sito produttivo.
Quale futuro per l'area che ospitava il Cafè Cortez?
Quale futuro per l'area che un tempo ospitava il Cafè Cortez? A sud del paese, in piena zona industriale, rimane inutilizzata e fatiscente la struttura che sorge lungo la SP12 e che per qualche anno, tra il 2009 e il il 2014, animò le estati di Villa Cortese e di tutta la zona. Dopo i fallimenti dei diversi progetti imprenditoriali che provarono a tenere in vita il locale, con l'insegna Toro Loco, poco più di dieci anni fa, si chiuse definitivamente il periodo d'oro di questa area che, tra l'altro, è di proprietà comunale. Da lì è diventata una piccola discarica a cielo aperto, con diversi abbandoni dei più disparati rifiuti, compresi mobili e un letto.
Il sindaco Barlocco ha fatto il punto
«L'area è purtroppo presa di mira dai patumeros – spiega il primo cittadino Alessandro Barlocco – Abbiamo più volte provato a individuarne qualcuno, installando una fototrappola, ma per il momento non abbiamo raccolto prove sufficienti. Intensificheremo i controllo, aggiungendo un altro obiettivo che vigili sull'area».
"C'è l'ipotesi di modifica al Pgt così da consentire il passaggio di testimone a una azienda per scopi produttivi"
Ma, pattumiera a parte, che futuro ha questa zona?
«Dopo la chiusura dell'ultimo locale, sono diversi gli operatori che si erano proposti per rilevare l'attività – prosegue Barlocco – Dopo una manifestazione d'interesse, però, tutto svaniva, c'è da metterci mano in maniera consistente. Abbiamo così pensato di fare una modifica del pgt, per poterne consentire la cessione a una azienda per scopi produttivi. Stiamo raccogliendo informalmente qualche riscontro positivo, sono abbastanza fiducioso che si possa completare l'operazione entro l'anno in corso. Ovviamente successivamente dovremo attivare una procedura a evidenza pubblica. Il piano b, invece, consiste nel mantenere l'area di proprietà comunale ma darla in locazione a un altro soggetto».