L'ex consorzio agrario diventa un caso di studio per il PoliMi
In città sono arrivati 46 studenti del prestigioso «International Workshop of Heritage Studies», organizzato dal Politecnico di Milano
Nel corso delle ultime settimane a Corbetta i riflettori sono puntati senza ombra di dubbio sull’ex Consorzio Agrario.
L'ex consorzio agrario diventa un caso di studio per il PoliMi
Dopo la notizia dell’acquisizione definitiva della struttura da parte del Comune con il passaggio di proprietà; ora l’attenzione è posta su quello che sarà il progetto di riqualificazione della struttura, protetta dai vincoli della Sovraintenedenza delle Belle Arti, e in questo senso il Consorzio è diventato un caso di studio per il Politecnico di Milano.
Nel corso della giornata di lunedì infatti più di 40 studenti provenienti da tutto il mondo, si sono recati a Corbetta per visitare proprio lo stabile. Una novità che ha reso molto entusiasta il sindaco Marco Ballarini:
«Riuscite ad immaginare l’emozione che si prova, da sindaco, nel vedere la propria Città diventare un “caso studio” per il Politecnico di Milano? Un grande onore e privilegio per la nostra Corbetta. Lunedì abbiamo avuto il piacere di accogliere in città il prestigioso “International Workshop of Heritage Studies”, organizzato dal Politecnico di Milano. Insieme al professor Stefano Della Torre, al professor Arian Heidari Afshari e alla dottoressa Mehrnaz Rajabi del PoliMi, 46 partecipanti al workshop internazionale provenienti da dodici nazioni in tutto il mondo hanno esplorato il contesto urbanistico del nostro Ex Consorzio Agrario di Corbetta, nel suo passato, presente e futuro. Hanno portato avanti un’approfondita esplorazione di uno dei simboli dell’Italia Settentrionale, un esempio di ricchezza nella comprensione del patrimonio culturale, e produrranno alla fine del workshop un portfolio grafico in cui saranno contenute proposte per un uso futuro, coerente con le radici del tempo e sostenibile».
Il primo cittadino ha poi voluto ringraziare il PoliMi per questa opportunità:
«Ringraziamo di cuore il Politecnico per la prestigiosa opportunità e attenzione, certi di poter fare tesoro delle preziose idee e di importanti consigli per la riqualificazione di questo bene storico, su cui ora finalmente possiamo intervenire per restituirlo a tutti voi».
I passi futuri
Ora che dunque la struttura è passata in mano al Comune, il processo per la riqualificazione della zona entrerà nel vivo:
«Come ho spiegato più volte, finchè non siamo diventati proprietari della struttura, le uniche cose che potevamo fare erano progetti ed ipotesi. Ora invece la cosa si fa interessante perchè possiamo avviare tutto il processo. Ora noi dovremo partire con la redazione del progetto, che dovrà poi essere approvato dalla Sovraintendenza visti i vincoli della struttura. Una volta avuto il via libera poi dovrà essere indetta la gara di affidamento dell’opera e infine attendere l’inizio dei lavori veri e propri».