Ritorno sulla Luna

Leonardo e la nuova missione spaziale

Con Artemis sbarcherà sul nostro satellite la prima donna. Il ruolo centrale dell'eccellenza nervianese

Leonardo e la nuova missione spaziale
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All'orizzonte si profila una nuova grande missione spaziale e la Lombardia, con lo stabilimento di Leonardo a Nerviano, ricopre un ruolo chiave.

La nuova missione spaziale

La NASA ha di recente annunciato le finestre di lancio per la prima missione Artemis, l’ambizioso programma dell'ente americano  con una forte collaborazione dell’ESA (l'Agenzia Spaziale Europea), per portare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna, a distanza di 50 anni dall’ultima camminata lunare di Eugene Cernan.
Il nome scelto dall’agenzia spaziale americana per questo programma è “Artemis”, dea della mitologia greca e sorella gemella di quell’Apollo che a sua volta aveva ispirato il nome delle prime missioni statunitensi verso la Luna. Obiettivo di Artemis è tornare sul nostro satellite per restarci perché la Luna non sarà solo un punto di arrivo, ma di partenza. Perché il passo successivo sarà quello di testare le tecnologie necessarie ad effettuare missioni umane su Marte.

Con Artemis-1, verrà lanciato il veicolo spaziale Orion che un giorno trasporterà gli astronauti sulla Luna, il quale è dotato di un modulo di servizio europeo (European Service Module - ESM) di responsabilità dell’ESA con il compito di fornire elettricità, propulsione, controllo termico, aria e acqua al veicolo. Lo stabilimento di Leonardo a Nerviano, grazie al lavoro di circa 50 ingegneri e tecnici esperti, ha fornito elementi chiave per il modulo di servizio del veicolo spaziale Orion: a Nerviano sono stati realizzati i pannelli fotovoltaici (PVA) che compongono le quattro “aIi” del modulo di servizio, misurano sette metri ciascuna e sono in grado di erogare circa 11kW complessivi per l’alimentazione dell’elettronica di bordo. Sempre a Nerviano sono inoltre state prodotte le unità elettroniche (PCDU) che servono per il controllo e la distribuzione di energia al veicolo spaziale.

Per Giovanni Fuggetta, SVP Divisional Space Business di Leonardo che seguirà il lancio della prima missione Artemis che avverrà tra poche settimane dal Kennedy Space Center in Florida, “sarà un giorno che segnerà la storia dell’esplorazione spaziale. In quel momento vedremo riconosciuto lo sforzo di circa 50 ingegneri e tecnici di Leonardo che hanno realizzato ‘ali’ e unità elettroniche per l’alimentazione del modulo di servizio europeo di Orion”.

Il programma

Le tappe previste dal programma sono tre. Artemis I prevede il test dello Space Launch System con il volo di prova senza equipaggio di Orion intorno alla Luna e ritorno. Per questa missione sono già previste tre finestre di lancio, la prima il 29 agosto, le altre il 2 e il 5 settembre. Il razzo che porterà in orbita il veicolo spaziale partirà dal complesso di lancio 39B del Kennedy Space Center di Cape Canaveral, lo stesso delle missioni Apollo. Orion trascorrerà fino a sei settimane nello spazio, girerà intorno alla Luna e rientrerà sulla Terra con atterraggio al largo della costa di San Diego.

Artemis II effettuerà il primo test di volo attorno alla Luna con a bordo l’equipaggio. Questa seconda missione servirà a dimostrare che i sistemi di Orion sono pronti a sostenere gli astronauti in missioni di lunga durata e permetterà all'equipaggio di esercitarsi in operazioni essenziali per il successo della missione successiva.
Artemis III rappresenterà il ritorno dell'umanità sulla superficie della Luna, facendovi atterrare la prima donna e il prossimo uomo.
Il contributo di Leonardo

Nerviano Leonardo Pannelli ESM Orion missione Artemis Nasa
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Nerviano Leonardo Orion_ESM_orbiting_the_Moon @NASA_ESA_ATG Medialab
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Nerviano Leonardo Moon Village
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Illustration of Moon Village concept

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