la novità

Le Ecoisole di Legnano sono finalmente attive

Accedere alle stesse è facilissimo: basta avvicinare al lettore la tessera sanitaria per avere l’abilitazione. Poi va scelta una delle quattro “bocche” d’ingresso, a seconda della tipologia di rifiuto

Le Ecoisole di Legnano sono finalmente attive
Pubblicato:

Sono attive da ieri, 8 ottobre 2024, le Ecoisole di Legnano pronte a “inghiottire” i rifiuti all’interno delle loro quattro “bocche”, destinate rispettivamente ai piccoli RAEE, ai piccoli oggetti in metallo, ai toner/cartucce a getto d’inchiostro e ai piccoli ingombranti.

Le Ecoisole di Legnano sono finalmente attive

Installate sul territorio legnanese, le tre Ecoisole sono pronte ad esercitare la loro funzione, offrendo ai cittadini un’alternativa più immediata e capillare per lo smaltimento dei sopraccitati rifiuti, rispetto alla piattaforma di via Novara.

Sembrano container metallici ma, in realtà, sono piene di tecnologia: sono, infatti, dotati di un lettore che identifica l’utenza e di meccanismi che permettono l’apertura automatica delle bocche, avvicinando alle stesse il palmo della mano. Si giovano anche di telecamere, per evitare che vengano utilizzate impropriamente e di pannelli fotovoltaici, da cui traggono l’energia elettrica green necessaria al loro funzionamento. La grafica che le contraddistingue è stata scelta, in sinergia con l’Amministrazione comunale, allo scopo di integrarle visivamente nel paesaggio.

Come utilizzare le Ecoisole

Accedere alle stesse è facilissimo: basta avvicinare al lettore la tessera sanitaria per avere l’abilitazione. Poi va scelta una delle quattro “bocche” d’ingresso, a seconda della tipologia di rifiuto che si vuole introdurre, come indicato chiaramente su ciascun vano. Avvicinando la tessera sanitaria una sola volta è possibile accedere indistintamente a tutti e quattro i vani.

Facciamo qualche esempio per capire le tipologie di rifiuto che le ecolisole accolgono: nei “piccoli R.A.E.E” si possono conferire telefoni cellulari, telecomandi, lettori MP3, radiosveglie, ferri da stiro, trapani, rasoi elettrici e spazzolini elettrici; i “piccoli oggetti in metallo” sono le pentole, i coperchi, le posate, gli utensili da cucina, gli attrezzi per il bricolage, etc. Fanno, invece, parte dei “piccoli ingombranti” i giocattoli, le borracce in plastica, i piccoli soprammobili, gli appendini in plastica, i recipienti in plastica dura come i catini, i secchi, le bacinelle (purché rigorosamente puliti e privi di residui), mentre per i toner e le cartucce a getto d’inchiostro non occorrono spiegazioni, perché è evidente cosa siano.

Conferire i rifiuti corretti al suo interno

Per il rispetto dell’ambiente, è assolutamente importante che le quattro tipologie di rifiuto che le tre ecoisole accolgono imbocchino la destinazione corretta: spesso, infatti, un po’ per pigrizia, una po’ per disinformazione, questi rifiuti vengono inseriti nel sacco grigio della frazione indifferenziata o, peggio ancora, in quello della plastica (è vero che certi oggetti come i caricabatterie, i cellulari, i telecomandi sono di plastica, ma non si tratta di una plastica riciclabile e, in più, l’elettronica che c’è al loro interno li rende dei rifiuti particolari, da classificare appunto nella categoria RAEE, acronimo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

Possono usufruire delle ecoisole solo le utenze domestiche, ossia i privati cittadini, in qualsiasi giorno e senza limiti di orario, essendo tali dispositivi installati su suolo pubblico: una nel rione Frati, in via Caravaggio, a poca distanza dal distributore automatico dei sacchi con il Tag per la raccolta dei rifiuti indifferenziati, un’altra all’esterno del cimitero di corso Magenta (sul lato che confina con l’imbocco di via San Michele del Carso) e un’altra nel parcheggio antistante l’asilo nido Aldo Moro di via Sauro.

Seguici sui nostri canali