Nms, Consiglio comunale ieri sera a Nerviano sul licenziamento collettivo annunciato dalla proprietà.
Nms, Consiglio comunale aperto: “No ai licenziamenti”
“No ai licenziamenti annunciati dalla proprietà di Nms”. Questo il messaggio lanciato la sera di ieri, martedì 20 settembre 2025, da lavoratori, ex dipendenti, istituzioni locali e regionali hanno preso parte al Consiglio comunale aperto di martedì sera dedicato al tema del Nerviano Medical Sciences, polo d’eccellenza di ricerca oncologico (dove vengono studiate molecole e realizzati direttamente farmaci mirati sui diversi tumori) che da luglio sta vivendo un momento difficilissimo: la proprietà ha infatti avviato la procedura di licenziamento collettivo per i reparti Chemistry e Biology (una settantina i lavoratori a rischio) che scadrà il 20 ottobre e la stessa cosa potrebbe succedere anche per l’altro ramo, ossia BioNerviano (in totale potrebbero esserci oltre 10 licenziamenti).
Consiglio comunale aperto nel quale si è rinforzato il fronte comune per dire no anche a un solo singolo licenziamento. Da ricordare che sul caso Nms è attivo il Tavolo di confronto ministeriale a Roma.
I sindacati
“Qui non è solo un problema di posti di lavoro ma è il salvare la ricerca – ha ribadito Luisa Perego, segretaria generale della Cgil – In questi sito abbiamo delle eccellenze e una capacità di trasferire competenze tra generazioni di ricercatori. Nms è un patrimonio assoluto. Cosa fare? Cercare anche investitori”. Per Ivan Stabile delle Rsu “questa proprietà sta facendo un disastro: la ricerca è fattore trainante e i lavoratori devono rimanere”.
Le lavoratrici
Testimonianza del lavoro nel sito Nms è arrivato da due lavoratrici. “Qui è altissima la preparazione e la collaborazione – ha spiegato la dottoressa Laura Raddrizzani – Qui le competenze si incastrano alla perfezione come gli ingranaggi di un orologio. La nostra ricerca è unica: Nms è una gemma preziosa da custodire, anche per i giovani”; “Qui abbiamo studiato e realizzato salvaci importantissimi – ha aggiunto la dottoressa Stefania Re Depaolini – Abbiamo la capacità di studiare e trovare farmaci mirati: possiamo salvare vite e questo ci riempie il cuore. La speranza è di poter continuare a farlo”.
La politica
“Nms non può essere trattata come un pacco da spostare, Regione Lombardia deve intervenire con fermezza garantendo continuità di occupazione e produzione» ha sottolineato Stefano Raimondi del Movimento 5 Stelle altomilanese attivisti di Nerviano a nome del consigliere regionale Paola Pizzighini. “L’essere uniti è fondamentale – il commento di Gilles Ielo, sindaco di Rescaldina e presidente della Consulta Economia e lavoro dell’Altomilanese – Chiedo di ricevere copia della mozione sulla salvaguardia di Nms approvata dal Consiglio comunale di Nerviano così da proporla a tutti i 22 Comuni della zona così come la petizione”. Sì, perchè c’è anche una raccolta firme, attivata da ex dipendneti: è attiva su Change.org dal titolo “Persone, molecole e cellule: difendiamo la ricerca italiana a Nerviano” che ha già raccolto quasi 7mila sottoscrizioni.
“La Regione è al fianco del lavoratori, l’azienda ritiri la procedura di licenziamento – le parole di Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega e vicepresidente della Commissione attività produttive (che da subito ha seguito il caso) Gli sforzi messi in campo a livello regionale e nazionale devono ora trovare una risposta concreta da parte dell’azienda, che deve ritirare la procedura. Con la Commissione continueremo a seguire la vicenda, mettendoci a disposizione come abbiamo fatto fin dall’inizio. E’ fondamentale che, al di là delle appartenenze politiche, si lavori insieme per salvare posti di lavoro preziosi e difendere una realtà simbolo del nostro territorio, le cui ricerche hanno ricadute importanti per tutto il Paese”; stessa linea anche per Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd: “Il tavolo ministeriale può portare risultati, non possiamo perdere nemmeno un lavoratore. L’aria che tira è molto brutta: la proprietà (cinese) ha già aperto un sito in Cina e trasferito là alcuni progetti e molecole per la creazione di nuovi farmaci antitumorali. È molto concreto il timore di una prossima chiusura. Il centro di Nerviano, nato negli anni ‘60 come Farmitalia Carlo Erba, ha una storia gloriosa, con la creazione e la produzione di numerose molecole e prodotti per terapie oncologiche, che vede oggi al lavoro ricercatori e personale altamente qualificato: perderli è un danno per il futuro della sanità lombarda e italiana, oltre che ovviamente per i lavoratori stessi. Nmsva salvato: Regione e Governo stiano addosso alla proprietà, ci sono bandi e fondi dedicati alla ricerca, regionali, nazionali e anche europei cui l’azienda può ricorrere, e si cerchi un accordo che salvaguardi l’occupazione e il futuro del centro”. E anche Michela Palestra, consigliere regionale di Patto civico: “Qui si perderebbe, oltre ai posti di lavoro, anche la capacità di stare sul mercato”.
“Ci siamo mossi a tutti i livelli, ricordiamo anche le due interrogazioni parlamentari del nostro onorevole Fabrizio Cecchetti – affermano dalla Lega Nerviano – E’ evidente che qualsiasi soluzione introdotta, non possa che avere come punto di partenza il ritiro immediato da parte della proprietà della procedura di licenziamento collettivo dei 73 posti di lavoro”.
Il sindaco
“La preoccupazione è che si possa generare un effetto domino, che vada a colpire anche Bionerviano – ha affermato il sindaco Daniela Colombo – Importante è lavorare per soluzioni, anche se complesse: costituire una fondazione indipendente e attuare il Golden power che impedisce licenziamenti e può bloccare la dislocazione”.
La Giunta regionale
“Se questa proprietà se ne andasse sarebbe meglio per tutti – hanno commentato dalla Direzione Sviluppo economico della Giunta regionale – Stiamo provando a trovare bandi e finanziamenti sulla ricerca, anche biomedica, ma anche fondazioni attive in questo ambito: tutto questo ovviamente se la proprietà mette da parte i licenziamenti».
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