La petizione

L’antenna desta preoccupazione

I cittadini chiedono alle istituzioni di monitorare i rischi per la salute. «Diversi studi evidenziano problematiche legate all’esposizione ai campo elettromagnetici»

L’antenna desta preoccupazione
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Da quando in via Gelsi è stata installata un’antenna per la connessione, gli arlunesi che vivono in quell’area non sono tranquilli. «Oltre a essere brutta a livello estetico, siamo preoccupati per la nostra salute e quella dei nostri figli», spiega Ivan Scauri, che proprio per questa preoccupazione ha dato il via a una raccolta firme per chiedere alle istituzioni comunali di monitorare il rischio elettromagnetico della vicinanza al ripetitore.

Le ragioni della petizione

«Noi siamo in una zona residenziale, in altri paesi vedo queste antenne, ma in mezzo ai campi. Tra noi cittadini c’è preoccupazione per la salute, perché se le emissioni vanno oltre certi limiti rischiano di essere nocive. Oltre al fatto che un’antenna così rovina la vista e abbassa il valore delle case. Negli anni ne abbiamo viste spuntare tantissime, chi ci garantisce che non ci siano dei rischi non tra sei mesi, ma tra 20 anni?».
Per ora la petizione ha raccolto 225 firme, ma l’impegno dei cittadini arlunesi va oltre questo: «Abbiamo scritto una lettera al sindaco e ad Arpa (che ha installato l’antenna, ndr) per chiedere chiarimenti e che le emissioni vengano monitorate. Non chiediamo che venga tolta perché sappiamo che non è possibile, ma almeno dei controlli». Nella lettera aperta si leggono nello specifico le preoccupazioni a livello medico sui quali i cittadini si sono documentati: «Molti studi si sono concentrati sui tumori, ma sono stati effettuati anche numerosi studi relativi ad altri possibili effetti sulla salute, quali disturbi cognitivi e psicomotori, effetti sull’attività cerebrale (alterazioni elettroencefalografiche e della permeabilità della barriera ematoencefalica), disturbi neurocomportamentali, sintomi di vario tipo (dal mal di testa alle eruzioni cutanee) in molti casi attribuiti dalle stesse persone che ne soffrono alle esposizioni ai campi elettromagnetici (la cosiddetta “ipersensibilità elettromagnetica”), effetti sulla fertilità e sulla gravidanza».

Il parere del sindaco

Sulla questione ha risposto il primo cittadino, Alfio Colombo: «Sono cosciente della questione e ho dato appuntamento ai cittadini per settembre. Io stesso quando ero assessore all’ambiente mi ero opposto a un caso del genere. Un po’ come per la questione del data center nel parco del Roccolo, i comuni non hanno la possibilità di bloccare l’installazione delle antenne, perché vengono considerate servizio pubblico. Oltretutto, l’antenna in questione è stata finanziata con i fondi del Pnrr, quindi anche i tempi dell’installazione sono stati più celeri. Noi abbiamo fatto tutti i passaggi con Arpa, quella dei cittadini di monitorare l’antenna è una richiesta intelligente, che comprendo».