il dato preoccupante

L'acqua del pozzo di irrigazione del campo sportivo contaminata da cromo esavalente

La stessa segnalazione è stata inviata anche a ATS Milano al fine di ottenere un parere riguardo agli eventuali rischi per la salute umana

L'acqua del pozzo di irrigazione del campo sportivo contaminata da cromo esavalente
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L'acqua del pozzo di prima falda del campo sportivo comunale di Casorezzo è risultata contaminata da valori di cromo e cromo esavalente nettamente superiori ai limiti normativi.

L'acqua del pozzo del campo sportivo contaminata da cromo esavalente

Il Comitato "Salviamo Il Paesaggio" di Casorezzo ha comunicato al Sindaco del Comune di Casorezzo i risultati di rilevazioni effettuate su alcuni pozzi, dai quali risulta un alto livello di inquinamento da cromo e cromo esavalente nel pozzo di irrigazione del campo sportivo comunale.

Il Comitato "Salviamo Il Paesaggio" di Casorezzo, nell’ambito delle azioni di contrasto alle attività in svolgimento presso l’area di cava Rg17 (ex ATEg11) che da anni porta avanti, ha incaricato, tramite il proprio legale, un qualificato consulente chimico forense. Il tecnico, dopo accurate indagini, ha consegnato una relazione in cui si evidenzia "un importante inquinamento da Cromo e Cromo VI nel punto di prelievo denominato Campo Sportivo". La relazione e i risultati delle analisi sono stati consegnati al Sindaco del Comune di Casorezzo per le azioni di competenza.

I controlli del comune e le segnalazioni

Il Sindaco del Comune di Casorezzo, dopo aver ricevuto la comunicazione da parte del Comitato "Salviamo Il Paesaggio" di Casorezzo, come prevede l'art. 244 del T.U. Ambiente, ha inviato la segnalazione della situazione a Regione Lombardia e a Città Metropolitana di Milano chiedendo di avviare "le opportune indagini volte a identificare il responsabile dell'evento di superamento".

La stessa segnalazione è stata inviata anche a ATS Milano al fine di ottenere un parere riguardo agli eventuali rischi per la salute umana. In tal caso il Sindaco adotterà apposita ordinanza contingibile e urgente di chiusura del pozzo interessato. La comunicazione è stata inoltrata anche a CAP, proprietaria del pozzo, per chiedere un confronto tra i valori attuali di presenza di cromo e quelli rilevati all'atto dell'escavazione, nel 2013.

L'inquinamento del pozzo desta ulteriore preoccupazione in quanto, secondo la relazione del consulente, è stato rilevato in una zona interessata dallo scorrimento di falda sulla direttrice avente a monte l’area di cava Rg17 (ex ATEg11). Per questo motivo il Sindaco ha chiesto agli enti superiori di avviare un'indagine
idrologica su un'area più vasta, in accordo con il Comune di Casorezzo, con tecnici consulenti nominati dall'Amministrazione, da affiancare alle strutture istituzionalmente deputati a tali controlli.

"A questo punto, infatti, appare indispensabile far finalmente luce sulle reali condizioni di inquinamento della falda acquifera del nostro territorio, troppo spesso derubricate come ‘storiche’ e non rilevanti dalle Autorità di controllo anche negli atti autorizzativi rilasciati negli ultimi anni per le varie attività dell’ex ATEg11. Si specifica che il pozzo contaminato è utilizzato esclusivamente per irrigare i campi sportivi. E che l'inquinamento non ha intaccato l'acqua potabile".

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