Infanzia

Laboratori e attività educative per famiglie e bambini da zero a 6 anni

È ricco il carnet di Hub Out - Luoghi di educazione sconfinata, progetto di contrasto alle povertà educative e di sostegno delle opportunità culturali nel territorio di Legnano.

Laboratori e attività educative per famiglie e bambini da zero a 6 anni
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Laboratori creativi-espressivi di comunità, attività in natura, interventi di urbanismo tattico, play street e percorsi formativi per insegnanti e genitori. È il ricco carnet di Hub Out - Luoghi di educazione sconfinata, progetto di contrasto alle povertà educative e di sostegno delle opportunità culturali dedicate alle famiglie e ai bambini da 0 a 6 anni del territorio legnanese.

Legnano per i bambini e contro le povertà educative con Hub Out

L'iniziativa è stata presentata oggi, mercoledì 20 novembre, nella Sala degli stemmi del municipio di Legnano. Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le Politiche della Famiglia, bando Educare insieme - e guidato dalla Cooperativa Stripes insieme all’Amministrazione comunale, a Kinesis Cooperativa e all’Associazione Spazio Ars, Hub Out intende implementare, in modo totalmente gratuito, un sistema educativo urbano proponendo esperienze di crescita alle famiglie.

Dafne Guida, presidente e direttrice generale di Stripes, spiega:

"Con Hub Out vogliamo promuovere il benessere di bambini e bambine puntando sulla valorizzazione degli ambienti urbani come setting educativo capace di costruire inclusione e coesione sociale, generazione di risorse e cura. Attraverso la collaborazione con il Comune di Legnano e tutti i partner intendiamo proporre attività educative e di crescita per i più piccoli ma anche sviluppare una genitorialità consapevole promuovendo competenze utili nel contesto familiare e non solo".

Ilaria Maffei, assessora alla Comunità inclusiva, afferma:

"Innanzitutto mi piace sottolineare una coincidenza voluta: teniamo questa conferenza stampa nella Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza; una giornata per cui, quest’anno, l’Unicef ha scelto il messaggio 'Ascoltiamo il futuro'. E per noi ascoltare il futuro significa porre attenzione alle esigenze dei più piccoli quando si immaginano strutture e servizi per i nostri cittadini. Il progetto Hub Out entra quindi a pieno diritto nella nostra visione della città dei bambini e dei ragazzi, anche perché si basa sul coinvolgimento delle loro famiglie, promuovendo opportunità culturali e di socializzazione anche per gli adulti. È la stessa logica con cui, come amministrazione, stiamo lavorando per creare luoghi di comunità pensati proprio per le famiglie e i loro bambini, ma anche, attraverso le modifiche apportate al regolamento degli asili nido, per facilitare l’accesso alle strutture a partire dai tre mesi venendo così incontro alle esigenze di quei nuclei in cui entrambi i genitori lavorano. Da ultimo, credo sia significativo che, quest’anno, il Festival 'Diritti in festa', che di Hub Out è un momento importante, si tenga in una scuola, la primaria De Amicis, che rientra nell’area interessata dal progetto di rigenerazione urbana 'La scuola si fa città' che fra pochi giorni presenteremo alla cittadinanza".

Conto alla rovescia per "Diritti in Festa: una città per ...Fare, Giocare, Parlare"

Le prime attività del progetto hanno già avuto avvio nel mese di ottobre con "Sfoglia l’immaginazione", un’iniziativa realizzata alla biblioteca comunale del quartiere di Mazzafame a cura delle educatrici di Stripes. Si proseguirà con l’evento "Diritti in Festa: una città per ...Fare, Giocare, Parlare", realizzato in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si terrà sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre alla scuola primaria De Amicis di Legnano. Il programma, ricco di laboratori dedicati alla sostenibilità, al benessere, all’immaginazione e alla creatività, vede il coinvolgimento di partner, asili nido, scuole dell’infanzia e primaria, biblioteca e altri attori del territorio e non solo. Scopo del progetto, infatti, è anche quello di aumentare la qualità educativa e l’inclusività nei servizi 0-6 del territorio e abilitare il potenziale educativo degli spazi urbani e degli attori della comunità educante.

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