Riflettori accesi

L’Abbiatense rompe il silenzio su Gaza: in piazza contro l’indifferenza

Domenica sera diversi Comuni hanno partecipato all’iniziativa nazionale “Gaza muore di fame: disertiamo il silenzio”.

L’Abbiatense rompe il silenzio su Gaza: in piazza contro l’indifferenza
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Non solo Rosate, anche a Cassinetta di Lugagnano ad Abbiategrasso, sono solo alcune delle piazze che hanno fatto rumore nel territorio, che si sono animate per dire basta a questa immane tragedia tragedi. Un’iniziativa nata appunto per rompere simbolicamente il silenzio sulla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza e per sensibilizzare l'opinione pubblica verso i crimini di guerra perpetrati contro i civili palestinesi.

 

Rompere il silenzio per farsi sentire

 

A Rosate alle 22 in punto la sirena del Comune ha dato il via al momento di rumore collettivo, accompagnato dal suono delle campane della chiesa, azionate per l'occasione da don Maurizio Bianchi.

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Rosate

 

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Rosate

 

Anche ad Abbiategrasso e Cassinetta alle 22 in punto è partita l'iniziativa con cittadini scesi in piazza per far sentire la loro voce.  A Cassinetta dal balcone del Palazzo Comunale, da ottobre del 2024 è esposto lo striscione “Stop genocidio” per richiamare l’attenzione sulla drammatica situazione a Gaza.

 

striscione municipio cassinetta stop genocidio 2024
Balcone del Comune di Cassinetta

 

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Abbiategrasso - piazza Marconi

 

 

Cittadini in piazza con pentole e fischietti

 

In piazza, numerosi cittadini armati di pentole, coperchi, fischietti e bandiere hanno fatto sentire la propria presenza. All’evento hanno preso parte anche il sindaco Carlo Tarantola, il vicesindaco Francesca Toscano e l’assessore Daniele del Ben. Quest’ultimo ha spiegato come la manifestazione sia stata frutto di un'ispirazione estemporanea, figlia dei social:

“Ci sono stati anche degli stimoli venuti dal basso, diciamo così, che ci hanno convinto ad organizzare questa serata. Per cui, sicuramente noi non immaginavamo una presenza così importante, con alcuni amici venuti anche dai comuni vicini. Quello che sta succedendo a Gaza è inimmaginabile, ci riporta indietro di decenni. Quello che possiamo fare personalmente è continuare ad essere molto attenti a quello che sta succedendo, fare pressione anche sul governo italiano affinché smetta di essere un governo che fa finta di nulla. Anche noi, con la nostra presenza, con la nostra indignazione, con la nostra capacità di essere cittadini che non si girano dall’altra parte indifferenti, proviamo a cambiare un po’ le cose”. La manifestazione, sebbene organizzata in poche ore, ha visto una partecipazione ampia e coinvolta, e non sarà l'ultima: l'Amministrazione ha infatti annunciato l'intenzione di organizzare, con tutta probabilità nell'ultimo fine settimana di agosto, un altro evento contro la guerra. "Cercheremo di strutturare l'evento in più parti" spiega del Ben "E porteremo la testimonianza di persone che hanno viaggiato in Palestina per motivi umanitari, e anche di palestinesi che hanno vissuto la guerra in prima persona."