La storia da Arluno

La vecchia ambulanza del Cvps ora aiuta in Senegal

L'ambulanza del Cvps è arrivata fino in Senegal, dove continua a essere utilizzata per salvare vite: la felicità dei volontari.

La vecchia ambulanza del Cvps ora aiuta in Senegal
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Nella settimana in cui il Cvps di Arluno inizia il suo corso di formazione per nuovi volontari dell’assistenza e del soccorso, una bellissima notizia arriva da lontano, e precisamente dal Senegal. La vecchia ambulanza dei volontari del pronto soccorso di Arluno è arrivata nel distretto di Dakar e continuerà la sua opera senza andare in pensione, ma aiutando in Africa chi necessita di soccorso.

La vecchia ambulanza del Cvps in Senegal

Come spiega il presidente del Cvps Giuseppe Danelli si tratta di "un'ambulanza che noi abbiamo dismesso come capita sempre quando i mezzi arrivano a un certo chilometraggio e quando quindi non è più utilizzabile per le urgenze. Normalmente le restituiamo dove le abbiamo acquistate per ricevere uno sconto sul nuovo mezzo".

Questa volta però, per tramite della Croce Rossa italiana si è scelta un’altra strada, via mare. Anpas, che tiene i rapporti con la Croce Rossa ha fatto in modo che i volontari di Arluno che hanno portato il vecchio Fiat Ducato con un passato di oltre 220mila chilometri fino al porto di Genova potessero farlo imbarcare su una nave cargo che lo ha trasportato fino in Senegal. Un viaggio di pochi mesi per arrivare nel distretto di Dakar, dove ora opera.

La felicità dei volontari

Le foto della consegna sono arrivate ad Arluno questa settimana e hanno reso felici tutti i volontari del Cvps.

"L'ambulanza è in ottimo stato – continua Danelli - Solo che non avremmo più potuto utilizzarla per le urgenze ma solo per servizi definiamoli minori, come il trasferimento in ospedale per delle visite o per la consegna dei pasti a domicilio, come è accaduto durante il periodo del Covid".

Per quanto riguarda invece il corso per i nuovi volontari, è iniziato martedì, "ma le iscrizioni sono ancora aperte", specifica il presidente. Il corso prepara gratuitamente per diventare volontari, sia per le urgenze in ambulanza, sia per quello che riguarda servizi più generici alla popolazione o per l’operatività al centralino. Il corso dura due o quattro mesi (quello completo) e può riguardare anche solo trasporti secondari. "È importante perché chi non vuole salire in ambulanza può comunque dare una mano come è stato fatto durante il Covid" afferma. Nell'open day di sabato 24 settembre 2022 erano 16 i presenti, "ma abbiamo altri nominativi di persone che non sono potute venire sabato, quindi speriamo di arrivare intorno ai venti", conclude Danelli.

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