Le iniziative per il Giorno della memoria

La storia dei campi di concentramento rivissuta attraverso le immagini

Coinvolti gli studenti di terza media in un incontro con il fotoclub «Foto in fuga» e gli alunni di primaria e secondaria per la visita alla mostra

La storia dei campi di concentramento rivissuta attraverso le immagini
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Grazie alla collaborazione con l’Amministrazione comunale di Ossona e all’Istituto comprensivo Amedeo Duca d'Aosta di Ossona, venerdì 31 gennaio in Auditorium il fotoclub «Foto in fuga» di Inveruno ha presentato il reportage fotografico e l’audiovisivo tratto dall'omonimo libro «Vite segnate voci sospese» in occasione delle iniziative per la Giornata della memoria. L’incontro ha coinvolto gli alunni delle classi terze della scuola secondaria, ma anche le classi quarte e quinte della scuola primaria e tutte le classi della scuola secondaria di primo grado con i loro insegnanti nei giorni precedenti sono state in visita alla mostra di fotografie realizzate da Maurizio Fraviga.

L'incontro

Venerdì mattina, dopo una breve introduzione dell’assessore alla Cultura Maria Giovanna Garavaglia, la parola è passata alla presidente del fotoclub Cristina De Tullio, che ha parlato del viaggio ad Auschwitz Birkenau del 16 novembre 2019 e la più recente visita del 16 novembre 2024: «Siamo ritornati ad Auschwitz e Birkenau perché di fatto si è creato una forte legame emotivo per un’esperienza che ci ha segnato profondamente, una nuova opportunità di confrontarsi con la memoria, le proprie emozioni e continuare con il nostro progetto – ha raccontanto - Le nostre foto ci obbligano a ricordare, ma soprattutto a prendere contatto con una realtà che è ancora attuale. Per questo motivo è importare che i nostri figli, sommersi da immagini di ogni tipo, possano conoscere la storia e prendere contatto con una realtà che è ancora attuale attraverso un linguaggio consueto per loro: la fotografia. Prendere contatto con una realtà che oggi più che mai richiama la nostra e la loro giovane coscienza».

Le riflessioni

Gli studenti hanno seguito in religioso silenzio la proiezione delle foto e ascoltato il racconto dalla viva voce di Cristina, Giovanni e Walter. «Ci auguriamo di aver seminato in loro qualche domanda interiore, dare uno sguardo ad Auschwitz e Birkenau genera domande a cui non è facile trovare risposte, ma senza queste domande saremmo persone alle quali manca qualcosa di enorme», aggiunge la presidente del fotoclub.

L’assessore alla cultura Maria Giovanna Garavaglia commenta così quest’incontro: «Ho visto nei loro sguardi attenzione, a tratti incredulità e forse anche disagio, perché confrontarsi con una realtà così dura non è semplice. È difficile dire con certezza cosa abbia suscitato in ognuno di loro, ma spero che queste immagini e testimonianze abbiano lasciato un segno e stimolato riflessioni che vadano oltre la giornata di oggi. Mi auguro che esperienze come questa aiutino i ragazzi a crescere con una maggiore consapevolezza del valore della memoria e del rispetto per gli altri».

Il fotoclub di Inveruno ringrazia «gli studenti, i docenti e l’Amministrazione comunale di Ossona e anche il nostro editore Luca Malini de La Memoria del Mondo di Magenta».

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