La Sicilia in tavola con l’associazione Marovelli
Il pranzo si è svolto domenica 17 novembre nel salone dell’oratorio di Santa Maria Rossa
L’evento nella frazione di Santa Maria a Garbagnate Milanese ha ospitanto un centinaio di presenze compreso alcuni consiglieri comunali.
Una collaborazione tra chiesa e associazione Marovelli
Una collaborazione ben pianificata tra l’associazione Claudio Marovelli onlus e l’oratorio di Santa Maria Rossa ha portato la regione Sicilia a tavola. Il pranzo di domenica 17 novembre aveva per titolo Sicilia in Tavola con lo scopo di far aggregare ma soprattuttto dare un contributo significativo per il sostentamento delle attività dell’oratorio di via Pasubio che con le sue iniziative si occupa della pastorale giovanile degli abitanti della frazione di Santa Maria Rossa. Ideato da Giuseppe e Anna Marovelli che durante i mesi primaverili ed estivi utilizzano gli spazi di via Pasubio per i loro giochi e tornei in collaborazione con la comunità di Santa Croce la quale gestisce le 5 chiese di Garbagnate.
Cento commensali e due menù divisi per età
Circa un centinaio i commensali e programmati due tipi di menù: uno per adulti con i sapori forti della Sicilia e l’altro per minori. Arancini e salsicce a volontà, pomodori Trinacria per condire la pasta e vino esclusivamente siciliano. A partecipare alla iniziativa benefica erano presenti l’assessore alla scuola Simona Travagliati, i consiglieri Matteo Meroni, Simone Ferrario, Francesco Giammella e Leonardo Elia.
Le iniziative aggregative per i giovani continuano con l’appoggio del Comune
A metà pranzo anche il sindaco Davide Barletta è passato a porgere un saluto ai presenti ed ad augurare che l’attività dell’oratorio della frazione continui a dispensare momenti di aggregazione e che l’associazione Marovelli possa proseguire le sue attività sportive. Il sindaco ha assicurato la totale collaborazione del Comune. Il ricavato della partecipazione al pranzo è stato interamente versato all'oratorio di via Pasubio. Secondo l'opinione dei cittadini le attività degli oratori devono essere sostenute e incrementate a tutti i costi dalla stessa comunità perché sono un presidio di legalità, moralità e crescita personale.