SANITA'

«La risonanza? Torni a luglio 2024»

Non solo tempi lunghi, per fare un esame all’addome servono due appuntamenti

«La risonanza? Torni a luglio 2024»
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Risonanza all’addome: «Venga a luglio 2024 e in due giorni diversi».

Tempi d’attesa da far paura e assurdità che devono far riflettere. Perché, fino a quando non ti trovi a sbattere la faccia in prima persona non ti rendi conto di quello che è oggi la sanità, la sanità lombarda. Almeno una sua faccia, oltre a quella dell’eccellenza in diversi ambiti. E non vogliamo certo fare politica bensì raccontare, con tanto di documenti, quando successo a un nostro lettore.

Due giorni diversi per effettuare la risonanza all'addome superiore e inferiore

Impegnativa del medico alla mano, un cittadino residente in un comune della zona, nei giorni scorsi si è recato al Cup Radiologico dell’ospedale di Garbagnate. «RMN addome superiore e inferiore senza contrasto». Questa la richiesta del medico di base fatta dopo un controllo ecografico che ha evidenziato dubbi sul suo stato di salute.

«Dopo alcuni minuti in cui l’impiegato si è dato da fare per trovare un appuntamento, mi è stato detto che il primo posto disponibile era per il 23 luglio del 2024 - racconta il lettore che ha contattato la nostra redazione - Mi è scappato un “Faccio tempo a morire” visto che devo aspettare 10 mesi, ma le sorprese dovevano ancora arrivare».

Perchè prendere due volte le radiazioni? E quanto costa l'esame alla Regione se fatto in due momenti diversi?

Eh si, perché quando l’impiegato ha consegnato all’utente l’appuntamento, l’uomo si è accorto che gli appuntamenti erano due: il 23 luglio dovrà sottoporsi alla risonanza magnetica dell’addome superiore mentre il 30 luglio dell’addome inferiore:

«Inutile fare battute - spiega il lettore di Settegiorni - Dovrò entrare nel tubo per due volte, la prima volta per farmi “fotografare” la parte alta dell’addome mentre la seconda, il 30 luglio, per la parte inferiore. Ma non è un costo doppio per la Regione questo?»

Sulla prenotazione la scritta "Data concordata con il cittadino" ma non è così

L’altra sorpresa che l’uomo ha scoperto mentre stava per lasciare il front-office della Radiologia dell’ospedale di Garbagnate Milanese è stata la frase, situata sul documento vicino al giorno e all’ora dell’appuntamento ovvero «Data concordata con il cittadino».

«Ho fatto subito presente all’impiegato che si trovava dall’altra parte del vetro che io non ho concordato nessuna data. Che se fosse stato possibile effettuare l’esame il giorno successivo io l’avrei fatto molto volentieri. Che la mia risonanza non era un controllo da fare dopo una risonanza precedente, ma che era il “Primo accesso”».

Il primo appuntamento disponibile tra quasi un anno

La risposta che l’uomo ha ricevuto è da quelle che lasciano a bocca aperta:

«Mi sono sentito dire che la frase data concordata con il cittadino è una frase che viene messa quando i tempi di attesa sono lunghi. Una frase con cui - commenta il nostro lettore - probabilmente i responsabili della sanità lombarda si vogliono lavare le mani. Eh si, tanto l’appuntamento è stato concordato con il cittadino... anche se poi non è proprio così, perché l’appuntamento o meglio il doppio appuntamento datomi per la risonanza all’addome è il primo disponibile».

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