Infermiera minacciata dai no vax: scatta la denuncia alla Polizia Postale
L'attacco dopo aver invitato a boicottare chi è contro il Green pass.

«Io, insultata e minacciata dai no vax per aver diffuso opinioni scientifiche». Stefania, nota infermiera del territorio è diventata suo malgrado un bersaglio di alcuni, accaniti, nemici del vaccino. E, dopo l’ennesimo assalto social, ha deciso di segnalare i profili alla Polizia Postale. «Probabilmente non servirà a molto – dice – immagino che siano profili fake, ma non possiamo tollerare e lasciare impunita questa violenza verbale che si scatena soprattutto sui social».
Infermiera minacciata dai no vax
Stefania è una professionista, che, dalla sua pagina ufficiale (Stefania-infermiera), dà consigli e veicola messaggi d’interesse per i suoi pazienti e non solo. «Non posso che essere favorevole ai vaccini, di qualsiasi tipo e, quindi, anche a quello anticovid.
Supporto la mia posizione con posizione scientifica e invito a non seguire chi si professa contro la vaccinazione o contro il Green pass senza avere solide basi per esprimere il suo pensiero. Lo faccio in maniera educata e accetto anche il confronto con chi non la pensa come me, nel limite di un dibattito civile».
Ma, purtroppo, è diventata il bersaglio di no vax accaniti.
Scatta la denuncia alla Polizia Postale
«A luglio pubblicai un intervento in cui invitato a boicottare chi si professava contro il Green Pass – spiega – Evidentemente sono stata segnalata in qualche gruppo anti-vaccino che mi ha bersagliata. Alternano veri e propri assalti di 15 messaggi in pochi minuti a lunghi silenzi. Insulti pesantissimi, minacce dure come “Guardati le spalle”, ma anche recensioni negative alla mia pagina, ma così surreali che si capisce siano false».
Da qui la scelta di rivolgersi anche alla Polizia Postale: «Non temo che le minacce si concretizzino, penso che molti di questi siano solo leoni da tastiera, ma non possiamo più tollerare tanta violenza verbale contro chi non la pensa come te. Sono allibita dalla cattiveria. Sono favorevole al confronto, anche se duro, ma comunque educato. Questa deriva è pericolosa. Io non mi fermo e continuo a informare nel rispetto della mia professione».
Toccherà ora alla Polizia Postale individuare eventuali responsabili: intanto Stefania ripubblica i messaggi pubblici dei suoi detrattori per far capire la portata della situazione a chi la segue sui social.